[31/10/2011] News toscana

Si può fare un approdo “sostenibile” a San Giovanni?

Con l'operazione Water Front a San Giovanni si vuole fare un vero e proprio Porto Turistico e non l'approdo "leggero" per residenti che era stato promesso anche da esponenti della passata ed attuale maggioranza del Comune di Portoferraio. Qualcuno dall'opposizione chiede addirittura di fare quel porto per residenti proposto alle Calle, trasformando l'intero golfo di Portoferraio in un porto e distruggendo valori naturali unici. Proposte di infrastrutturizzazione impattante dell'intera area con la scusa di un "degrado" ambientale (colpa dell'incuria e dell'abbandono pubblico e privato) che si vorrebbe "curare" con iniezioni di cemento ed asfalto-

Un approdo davvero "verde" deve essere sostenibile paesaggisticamente, ambientalmente, socialmente ed economicamente e le troppe e sempre più evidenti regole politico/economiche intorno a San Giovanni fanno pensare che invece si pensi ad un'operazione di puro greenwashing per realizzare un porto turistico, quindi non destinato a risolvere le esigenze dei residenti ma a realizzare l'ennesima struttura portuale a scopo di lucro, in concorrenza con le altre.

LEGAMBIENTE pensa che si possa evitare l'ennesimo porto turistico a fini speculativi (e fuori mercato nella situazione di crisi attuale) e realizzare l'approdo per i residenti (promesso in campagna elettorale in alternativa al megaporto), una struttura che richiederebbe un minimo di infrastrutture leggere per ospitare 350 imbarcazioni locali e che con un semplice riaffioramento ed un piccolo ampliamento dell'attuale diga a massi sciolti potrebbe ospitare pontili galleggianti  per 450 posti barca per la piccola nautica locale. Questa scelta non avrebbe bisogno di nuove infrastrutture a terra, se non l'adeguamento di quelle esistenti, e garantirebbe la tutela dell'ambiente e del paesaggio unici di San Giovanni ed il diritto dei portoferraiesi proprietari di piccole imbarcazioni ad avere un posto barca, difficile da individuare nel Water Front che si propone, alla fine dei conti, la realizzazione di 4 porti turistici che occuperebbero l'intero golfo di Portoferraio da San Giovanni alla Darsena Medicea e che, come ha ben detto Confindustria, non sarebbero in grado di concorrere su un mercato in crisi e sempre più affollato e con le strutture continentali esistenti ed in preparazione.      

Per questo, abbiamo chiesto aiuto ad un noto professionista che si è prestato gratuitamente a mettere su carta queste idee e ne è uscito un  "progetto" per un approdo da 350 posti barca, che alleghiamo.

Va evidenziato che i posti barca esterni soprattutto del primo pennello, possono avere anche una lunghezza maggiore, per soddisfare le poche imbarcazioni di residenti superiori agli 8 metri che ci sono a Portoferraio.

I pontili possono essere anche messi ad una distanza maggiore tra loro, senza dover modificare troppo la diga foranea.

Ecco come si potrebbe fare un vero approdo leggero, "sostenibile" e paeseggisticamente non impattante, dedicato ai residenti, con costi inferiori a quelli dei porti da 300 posti.

Torna all'archivio