[25/10/2011] News toscana

Caso Laika: i reperti archeologici saranno rimossi. Firmato il protocollo di intesa

E' stato siglato oggi il protocollo di intesa per il restauro, la ricollocazione, e allestimento dell'area archeologica dei reperti etrusco-romani trovati a Ponterotto nel comune di San Casciano (FI), nell'area dove deve sorgere un nuovo stabilimento della Laika. Con il documento firmato dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi (Nella foto), da Maddalena Ragni per il Ministero per i beni e le attività culturali, da Maria Rosa Barbera della Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana, dal sindaco del comune di San Casciano, Massimiliano Pescini,  e dall'Ad della Laika Caravans spa, Jan Gerrit De Haas, si chiude una vicenda che ha fatto molto discutere nelle scorse settimane. Secondo i firmatari con l'atto viene data soluzione positiva al problema della tutela e della fruizione dei beni ritrovati, e la Laika potrà dal canto suo riprendere la realizzazione del nuovo stabilimento, assicurando lavoro a 249 persone.

«Mi sembra che ora ci siano tutte le condizioni per andare avanti- ha sottolineato Rossi- Conciliare la tutela dei beni culturali e paesaggistici con la necessità dello sviluppo è sempre più difficile, ma è la nostra scommessa. Sono convinto che, se venissero a mancare il mantenimento e lo sviluppo del nostro apparato produttivo, si aprirebbe il campo ad una minaccia assai maggiore nei confronti del paesaggio, dei beni culturali e delle caratteristiche distintive della nostra Regione. Una minaccia fatta di spinte speculative finalizzate alla rendita e di ipersfruttamento delle bellezze che abbiamo e che invece dobbiamo preservare per il futuro. La Regione- ha continuato il presidente- non si occupa di tutela ma di valorizzazione dei beni culturali. In più ci siamo impegnati per dare certezza a una impresa e a tanti lavoratori. Ci sono state discussioni e alla fine una assunzione di responsabilità. Abbiamo gli occhi addosso ma così la Toscana si sta facendo un buon nome a livello nazionale e internazionale».

La Regione sottolinea come sul progetto di ricollocazione delle testimonianze archeologiche (resti di un edificio residenziale di età etrusco-ellenistica e della pars rustica di una villa romana di prima e media età imperiale IV-III sec. a.C., si sono nel tempo pronunciati positivamente gli enti statali al massimo livello: la Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana, il Comitato tecnico scientifico per i beni archeologici del Ministero per i beni e le attività culturali, la Direzione generale per le antichità dello stesso Ministero. In sintesi gli enti hanno ritenuto che l'intervento di rimozione e di ricollocazione garantisse la conservazione dei beni rinvenuti permettendone la loro fruizione e valorizzazione. Ma su questa operazione ci sono anche illustri pareri contrari come quello di Salvatore Settis ex direttore della Normale che ritiene che la rimozione sia addirittura contro la Costituzione, dell'assessore regionale all'urbanistica Anna Marson che ha espresso molti dubbi, e poi delle associazioni e comitati ambientalisti che da molti anni si battono contro l'insediamento Laika (al di la dei reperti ritrovati) a causa dell'impatto ambientale che creerebbe nell'area individuata.

Ora le opere rimosse verranno ricollocate in un sito adiacente all'area naturalistico-sportiva "La botte", in posizione limitrofa al percorso ciclabile che costeggia la Pesa, mantenendo ognuna il proprio orientamento in modo da riprodurne la disposizione rispetto all'esposizione al sole e alla direzione dei venti. A farsi carico dell'intervento che dovrà essere ultimato entro il 30 giugno 2013, saranno il comune di San Casciano e la stessa Laika.

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