[25/10/2011] News

Federparchi risponde alle critiche di Moschini (Legautonomie)

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento firmato dai membri del Consiglio direttivo di Federparchi in risposta all'intervento del 13 ottobre scorso a firma del responsabile parchi di Legautonomie

Leggiamo sempre con molta attenzione gli interventi sulle aree protette di Moschini (quasi quotidiani), che la nostra efficiente rassegna stampa mette a disposizione di tutti i soci. Alcune cose le condividiamo, altre no, ma registriamo il tutto come il contributo di una persona che si occupa da moltissimo tempo di aree protette e della quale ė utile conoscere le opinioni.

Tra l'altro la sua condizione attuale di "libero pensatore" gli consente di esprimere con ancora più nettezza del solito le sue opinioni, che peraltro sono sempre state chiare e dirette. Come detto leggiamo, registriamo ed evitiamo di commentare, anche se poi ognuno di noi matura le proprie convinzioni in base a quello che vede, legge, percepisce e quindi anche grazie al contributo di Moschini o di chiunque altro parli di aree protette.

Stavolta però ė diverso perché Moschini non ha espresso sue legittime opinioni sulla modifica della 394 o sul ruolo delle aree protette ma ha dato pesanti giudizi sulla politica della nostra associazione, la Federparchi, e di fatto sul gruppo dirigente della stessa, su di noi. Anche qui niente di male, le opinioni possono essere tutte espresse, ma in questo caso non ci possiamo limitare solo a leggere e a registrare ma dobbiamo necessariamente a tutela della nostra associazione esprimere il nostro punto di vista.

Come Moschini ben sa, avendone fatto parte per molti anni, Federparchi ė un'associazione che ha ovviamente dei soci e degli organi:l'assemblea, il consiglio, la giunta, il presidente. Ovviamente chiunque può esprimere opinioni sulla politica di Federparchi, ma ė chiaro che chi deve emanare sentenze sono i soci e, su questo gruppo dirigente lo faranno tra pochi mesi, in occasione del congresso che concluderà questo mandato.

Il malessere di cui parla Moschini probabilmente presente in lui ed in altre autorevoli persone che si interessano di parchi, noi tra i soci non lo registriamo.

E' vero che in questi 2 anni e mezzo di mandato congressuale un parco (quello del Po tratto torinese) ha deciso di lasciare l'associazione per le motivazioni che Moschini ricorda (mentre i parchi iscritti sono 170), ma parimenti nuovi parchi si sono associati tra i quali i due parchi nazionali che mancavano all'appello (Val d'Agri e alta Murgia materana) rendendo Federparchi effettiva rappresentante del 100% dei parchi nazionali, cosa mai avvenuta nella storia dell'associazione.

Abbiamo svolto come ė statutariamente previsto due assemblee generali all'anno, l'ultima delle quali a giugno scorso e abbiamo registrato si un malessere per la situazione complessiva ma non certo nei confronti delle politiche associative. D'altra parte ci può anche stare che qualcuno decida di non aderire a Federparchi, ma questo non significa che l'associazione non sia rappresentativa delle aree protette italiane. su 8092 comuni italiani, oltre 1000 non sono associati all"ANCI senza che questo rappresenti una delegittimazione del suo ruolo.

Sarà anche vero, come dice Moschini che Federparchi ė poco considerata a livello istituzionale ma è difficile capire allora come mai tra le modifiche della 394 in discussione al Senato c'è un emendamento presentato dal relatore e condiviso dai principali esponenti di maggioranza ed opposizione, presidente D'alì in testa, che riconosce in una legge dello stato il ruolo di Federparchi come rappresentante dei gestori delle aree protette italiane. Forse nei fasti del passato a cui fa riferimento Moschini, c'era una considerazione maggiore verso l'associazione, ma molti di noi quei tempi li hanno vissuti e di questo non se ne sono proprio accorti...

Può darsi che qualcuno voglia una Federparchi che strilla, contesta scende in piazza a prescindere da quello che ottiene, della serie " ho preso tante botte, ma quante gliene ho dette..." noi no.
Comunque, come abbiamo detto il tempo ė galantuomo, tra pochi mesi al congresso i soci si sceglieranno il gruppo dirigente e quindi la Federparchi che vorranno. Ribadiamo i soci, tutti gli altri potranno esprimere opinioni e se vogliono fare il tifo....

* A. Agostinelli , I. Cerise , M. De Paoli, S. Ferrari , B. Fiori, E. Foti, D. Franchello, F. Giuliani, M. Medri, G. Miroglio, G. Nardini, D. Pappaterra, S. Sanna, D. Totaro, A. Zulberti (componenti del Consiglio direttivo di Federparchi)

 

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