[21/10/2011] News

Iucn: drammatico declino dell'habitat marino degli orsi polari, potrebbe scomparire entro 10 anni

Un recente studio del Polar Bear Specialist Group della Species survival commission dell'Iucn preevede una drastica riduzione dell' habitat disponibile per gli orsi polari nel giro dei prossimi 10 - 50 anni, soprattutto a causa del cambiamento climatico globale.

La ricerca dell' International union for conservation of nature disegna per gli orsi bianchi un future ancora più tetro e molto peggiore di quanto faceva già temere la classificazione come vulnerabile di questo grande carnivoro nella Lista Riossa della stessa Iucn : Analizzando le più recenti tendenze della diminuzione della copertura del giaccio marinio dell'Artico, che quest'estate ha toccato un nuovo record negativo, una ricerca svolta dal Norwegian Polar Institute suggerisce l'habitat marino estivo ghiacciato dell'orso polare potrebbe letteralmente svanire in appena 10 anni.

Gli orsi polari cacciano le loro prede sulla banchisa ghiacciata, soprattutto foche dagli anelli che hanno anche loro come habitat i ghiacci galleggianti. Se le temperature globali continueranno a salire i ghiacci marini artici si scioglieranno completamente in estate e gli orsi bianchi non potranno più cacciare, saranno costretti a passare lunghi periodi a terra e consumeranno le riserve di grasso che permettono loro di affrontare la lunga ibernazione invernale. Meno cibo significa anche che nasceranno meno cuccioli. Una catena di eventi che potrebbe essere fatale per il più grande predatore terrestre.

Secondo Dag Vongraven del Norwegian polar institute, «Ora e il tempo di agire per salvare la popolazione a rischio di orso polare. Se non riusciamo a prendere posizione per salvare questa specie, rischiamo che diventi una popolazione gravemente decimata e quasi certamente scomparirà da molte aree in cui si trova oggi».

L'orso polare è stata una delle prime specie ad essere considerata a rischio di estinzione a causa del global warming ed è presto diventato il simbolo di un destino comune che potrebbe provocare un'estinzione di massa di molte specie di piante e animali nell'Artico e in tutto il pianeta.

Simon Stuart, presidente della Species survival commission and Wildscreen trustee dell'Icn, sottolinea che «Il cambiamento climatico sarà uno dei principali fattori di estinzioni delle specie nel XXI secolo. Al fine di rallentare il ritmo degli effetti negativi che i cambiamenti climatici stanno avendo sulla specie in tutto il mondo, dobbiamo lavorare per ridurre il consumo di energia da combustibili fossili e garantire che i nostri leader aderiscano subito agli impegni forti per ridurre le emissioni di gas serra»

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