[05/10/2011] News toscana

L'Ue avvia indagine approfondita sulle misure di sostegno alla Tirrenia (Toremar, Caremar, Saremar). Smentito Matteoli

La Commissione europea ha avviato oggi «Un'indagine approfondita in materia di aiuti di Stato in relazione ad alcune misure di sostegno pubblico che l'Italia ha adottato a favore delle società dell'ex Gruppo Tirrenia che gestiscono il servizio di traghetti tra l'Italia continentale e diverse isole. Le riserve della Commissione riguardano la possibilità che la compensazione per obblighi di servizio pubblico corrisposta dall'Italia a dette società a fronte dei servizi erogati su alcune rotte marittime comporti un indebito vantaggio economico rispetto ai loro concorrenti. La Commissione esaminerà inoltre se vi sia un ulteriore sostegno concesso alle società del Gruppo Tirrenia nel contesto della loro privatizzazione che possa falsare la concorrenza sul mercato».

Le società oggetto dell'indagine sono Tirrenia di Navigazione, Caremar, Saremar, Siremar e Toremar. I contratti riguardano i trasporti marittimi tra l'Italia continentale e Sicilia, Sardegna, Arcipelago Toscano ed isole siciliane e campane.

La Commissione informa di aver ricevuto alcune denunce «Riguardanti la proroga dei contratti di servizio pubblico oltre la scadenza, avvenuta nel dicembre 2008, delle convenzioni che disciplinavano la fornitura del servizio ed alcuni aspetti del processo di privatizzazione» e che «In particolare valuterà se la proroga dei contratti di servizio pubblico oltre la fine del 2008 sia conforme alle norme Ue in materia di servizi di interesse economico generale (Sieg)».

Caremar, Saremar e Toremar sono state trasferite alle Regioni Campania, Lazio, Sardegna e Toscana nell'ambito della riorganizzazione del Gruppo Tirrenia in vista della loro privatizzazione. La Commissione sottolinea che «La privatizzazione di queste tre società non rientra nell'ambito di applicazione della presente indagine. Il procedimento avviato oggi è distinto da un altro procedimento in corso che ha per oggetto il riesame dei contratti di servizio pubblico prima della fine del 2008, avviato dopo che nel 2009 il Tribunale ha annullato una decisione della Commissione del 2004 che riteneva le somme versate dall'Italia al Gruppo Tirrenia a titolo di compensazione parzialmente compatibili e parzialmente incompatibili con le norme Ue in materia di aiuti di Stato».

L'avvio di un'indagine approfondita permette ai terzi interessati di comunicare le proprie osservazioni sulle misure in esame, senza che ciò possa tuttavia pregiudicare l'esito dell'indagine. Il commissario Ue alla concorrenza, Joaquín Almunia, ha sottolineato che «È naturale che gli Stati membri debbano compensare le imprese per i maggiori costi che sostengono nel fornire un servizio di interesse economico generale. Tuttavia, la Commissione ha anche l'obbligo di verificare che tali servizi siano chiaramente definiti e che non vi sia sovracompensazione.

La Commissione approva le iniziative intraprese dalle autorità italiane per aprire il mercato del cabotaggio marittimo, ma deve anche garantire che la privatizzazione di due delle società, Tirrenia di Navigazione e Siremar, non abbia comportato sovvenzioni indebite».

In un comunicato la Commissione Ue spiega che «Deve verificare se i servizi marittimi forniti dalle società a partire dal 2009 fossero stati effettivamente definiti servizi di interesse economico generale dall'Italia prima di essere assegnati a dette società e se le compensazioni versate a fronte di tali servizi siano proporzionate ai costi netti sostenuti dalle stesse per assolvere l'obbligo di servizio pubblico. In secondo luogo, la Commissione deve stabilire se alcuni provvedimenti pubblici che l'Italia ha adottato a favore delle società dell'ex Gruppo Tirrenia nel contesto della loro privatizzazione siano tali da procurare ai beneficiari un indebito vantaggio economico sui loro concorrenti. I provvedimenti in questione riguardavano principalmente ulteriori finanziamenti pubblici per coprire le spese correnti e vantaggi fiscali. Infine, la Commissione teme che il metodo scelto dall'Italia per privatizzare Tirrenia di Navigazione e Siremar possa conferire un vantaggio alle imprese privatizzate o ai loro acquirenti. Quando una società viene privatizzata attraverso la cessione di attivi, la Commissione ritiene, in linea di principio, che la vendita non comporti aiuti di Stato se i cespiti sono stati venduti al miglior offerente in esito ad una procedura aperta, trasparente, non discriminatoria e incondizionata. Le informazioni di cui dispone in questo momento non consentono alla Commissione di escludere che, se i criteri di selezione fossero stati più trasparenti e la procedura non soggetta a condizioni, altri offerenti sarebbero stati interessati a partecipare alla gara e avrebbero potuto presentare offerte migliori per Tirrrenia di Navigazione e Siremar».

Sulla vicenda interviene il presidente della regione Sardegna Ugo Cappellacci: «I signori del mare risponderanno dei loro soprusi, Abbiamo denunciato le anomalie registrate in un'operazione che reca un grave pregiudizio al diritto alla mobilità dei sardi alle regole del mercato e alle esigenze del nostro sistema economico di avere accesso ai mercati extraregionali. Andremo avanti in tutte le sedi per far valere le nostre ragioni. Coloro i quali hanno pensato di chiuderci le porte dell'Europa e del Mediterraneo per lucrare ingiustamente sulla nostra pelle pagheranno il prezzo della loro condotta».
Una posizione diversa dal suo collega di partito, il ministro Altero Matteoli, che solo stamattina, a margine dell'assemblea di Confitrma, aveva avvertito che «Tutto il governo è impegnato per evitare che l'antitrust europeo apra una istruttoria sulla cessione di Tirrenia a Cin. Noi aspettiamo il via libera dell'Antitrust per fare le assegnazioni. Ora ero al telefono per questo, Berlusconi è intervenuto ieri presso la Commissione Europea, perché questo non avvenga, Sono stato in Europa a parlare con Almunia e mi ha garantito che tutto procedeva e non ci sarebbero stati problemi».

Invece i problemi, e grossi, sono arrivati a fine mattinata e li ha annunciati proprio Almunia.

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