[29/09/2011] News

Intanto la joint venture Alstom-Atomenergomash costruirą le turbine per le nuove centrali nucleari russe

«Il consiglio di amministrazione della joint venture russo-francese Alstom-Atomenergomash ha deciso di mettere in piedi a Petrozavodsk (Carelia) la produzione di turbine a bassa velocità per le centrali nucleari russe di grande potenza». L'annuncio è stato dato dall'amministratore delegato della joint venture, Vladimir Kachtchenko, spiegando che la decisione è stata presa la settimana scorsa e che il «Calendario dei lavori sarà strettamente rispettato. Questo significa che la fabbrica sarà costruita entro il 2015».

A dire il vero la tabella di marcia è già saltata: la joint venture assicurava che la prima turbina russo-francese sarebbe stata prodotta nel 2011 e che nel 2013 l'impianto produttivo sarebbe stato a pieno regime, con 3 lotti di attrezzature all'anno. Ora si scopre che la fabbrica deve ancora essere costruita e che forse sarà pronta nel 2015... Bisogna capire se sono ancora valide le previsioni di investimenti fatte per Alstom-Atomenergomash nel 2007: 291 milioni di euro tra 2007 e il 2015.

Alstom-Atomenergomash è stata creata il 29 giugno 2007 per rifornire di turbine le centrali nucleari russe in cantiere ed è controllata per il 51% dalla russa Atomenergomash e per il 49% dalla multinazionale francese Alstom. La joint venture ha sede sul terreno dell'impresa di costruzioni meccaniche ZiO-Podolsk, a 590 km a sud di Mosca, che costruisce generatori a vapore per le centrali nucleari russe con reattori  Vver (raffreddati ad acqua) e BN (a neutroni rapidi). 

La realizzazione della joint venture era stata concordata da russi e francesi nell'aprile 2007  con l'intento dichiarato di produrre  «26 reattori entro il 2020».  L'accordo prevede che Alstom ceda alla joint venture la sua tecnologia di produzione di turbine a bassa velocità e dei generatori "Arabelle" da 1.000 a 1.200 MW. La società russo-francese dovrebbe impiegare   700 persone e il governo russo si è impegnato ad ordinativi per un miliardo di euro all'anno. Le turbine serviranno alle centrali nucleari previste dal programma federale russo 2007-2015 e anche alle centrali costruite all'estero con tecnologie nucleari russe.

Naturalmente dietro a tutto questo c'è la lobby del nucleare di Stato che non sembra dover sottostare alle privatizzazioni tanto care a Sarkozy ed ai governi europei, anzi le imprese nucleari francesi (finanziate e partecipate dallo Stato) sono ben liete di fare affari con  la Atomenergomash che è uno delle tante facce del monopolista statale del nucleare russo  Rosatom, quella che si occupa di realizzare i progetti, delle forniture, del montaggio e delle riparazioni delle attrezzature delle centrali nucleari. Non a caso dell'affare fa parte come fondatrice anche la russa Tvel, uno dei più grossi produttori mondiali di carburante nucleare, naturalmente statale.

Ghennadi Filippov, un esperto di turbine nucleari russo, quando venne realizzata la joint venture chiarì su Ria Novosti quale era l'affare per  i russi: «Bisogna arrivare a fare in modo che l'insieme di queste turbine sia prodotto al 100% in Russia. Alstom propone delle buone turbine, noi ne abbiamo bisogno per le m nostre centrali nucleari di nuovo modello. Le attrezzature che saranno costruite da questa fabbrica dovranno essere competitive sul mercato internazionale. Sono convinto che nei prossimi anni le turbine a bassa velocità saranno richieste per equipaggiare i blocchi nucleari di potenza elevata».

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