[26/09/2011] News

Sviluppo sostenibile: gli architetti paesaggisti avanzano proposte al governo

Il Consiglio nazionale degli architetti paesaggisti pianificatori e conservatori, hanno scritto una lettera aperta inviata al presidente del Consiglio, per offrire a Governo e Parlamento il proprio contributo in vista di auspicabili iniziative legislative per favorire lo sviluppo e la crescita. Secondo gli architetti è necessario un serio piano per avviare la rigenerazione urbana sostenibile, per affrontare il decadimento dello stato dell'edificazione esistente privata e pubblica delle città.

Tra gli interventi "suggeriti" quelli per l'adeguamento agli standard di sicurezza ed energetici, il restauro dei beni culturali, il recupero degli spazi pubblici e del verde, l'innovazione delle reti tecnologiche. Inoltre la codificazione immediata di strumenti normativi e fiscali, con bonus volumetrici per chi interviene innalzando gli standard energetici, di sicurezza e di qualità, ponendo a zero il consumo del territorio, anche con l'emissione di eco-bond e ponendo requisiti di sostenibilità ambientale dei progetti, nei bandi di vendita del patrimonio pubblico, come le caserme.

A fronte di queste proposte, il Consiglio nazionale invece chiede al governo «la realizzazione di un vero progetto di salvaguardia ambientale e paesaggistica, mettendo a frutto i valori culturali del paesaggio italiano, anche in funzione di valorizzare la sua valenza strategica per il comparto turistico nella consapevolezza che la cultura ed il paesaggio sono delle imprescindibili risorse anche di tipo economico». Sul fronte delle misure da attuare per contrastare la grave crisi del settore dell'edilizia gli architetti paesaggisti sottolineano la necessità di «istituire un tavolo tra professioni tecniche, Governo, Regioni e Comuni per rivedere in 6 mesi il testo unico per l'edilizia e l'insieme della normativa di settore per razionalizzare, semplificare e chiarificare le regole dando certezza agli operatori, agli investitori e agli erogatori dei finanziamenti e l'implementazione dell'uso dell'informatica per razionalizzare e velocizzare le pratiche edilizie ed urbanistiche, sull'esempio del lavoro già avviato con il Ministero per l'Innovazione, ampliando le funzioni di sussidiarietà dei professionisti».

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