[16/09/2011] News

Il turismo etico vitale per proteggere il pianeta

Si conclude oggi a Madrid la due giorni del primo International Congress on Ethics and Tourism/ Congreso Internacional de Ética y Turismo, organizzato dalla World tourism organization dell'Onu (Unwto) e dalla Secretaría general de turismo y comercio interior de España, con il sostegno e la partecipazione di: Commissione europea, Sociedad estatal para la gestión de la innovación y las tecnologías turísticas (Segiyyur) Patronato de turismo de Madrid, Museo Reina Sofía, Iberia, Qatar Airlines, Meliá Hotels International e Fundación Banesto.

Il congresso di Madrid, al quale partecipano più di 450 funzionari del turismo, business leader, organizzazioni internazionali ed esperti nel campo dell'etica e del turismo, segna i 10 anni dal riconoscimento ufficiale da parte dell'Assemblea generale dell'Onu del Global Code of Ethics for Tourism  (che era stato adottato nel 1999) ed ha preso il via ieri con la richiesta di «Intensificare gli sforzi per mettere l'etica al centro dello sviluppo turistico».

Il meeting di Madrid ha affrontato questioni come l'euguaglianza tra  uomini e donne, il ruolo del turismo nella riduzione della povertà, le pratiche dello sviluppo sostenibile, sia nel settore pubblico che in quello privato, e i codici di condotta.

Il Global Code of Ethics for Tourism  è il punto di riferimento del turismo responsabile e sostenible e comprende una serie completa d i principoi concepiti par guidare i protagonisti chieve dello sviluppo turístico. Il Codice si rivolge a governi, imprese turistiche, comunità locali e turisti con l'obiettivo di «aiutare ad ampliare al massimo i beneficio del turismo, riducendo al minimo le possibili conseguenze negative che potrebbero esserci per l'ambiente, il patrimonio culturale e la società in tutto il mondo». Adoptado en 1999 por la Asamblea General de la OMT, el Código Ético obtuvo en 2001 el reconocimiento oficial de las Naciones Unidas.

Il Secretario general de turismo y comercio interior soagnolo, Joan Mesquida, inaugurando il congresso ha detto che «nell'attuale  ambiente economico, e più importante che mai che tutti i settori aderiscano a principi etici. Oggi ci viene data l'opportunità di valutare l'applicaziione delle linee guida etiche per il settore turistico: il Codice etico mondiale per il turismo. Abbiamo messo tutto il nostro impegno nei Paesi in cui il  turismo è nella fase incipiente e in quelli che firmano accordi di cooperazione governati da questi principi e li esigono a loro volta dalle multinazionali cje investono sul loro territorio».

Per la verità di turismo etico in Spagna negli ultimi anni se ne è visto poco e la colata di cemento turistico/speculativo che ha occupato coste ed aree di pregio è molto poco sostenibile, tanto che la crisi da saturazione dell'edilizia è parte essenziale del crack economico di quel Paese.

Nel suo intervento  l'alto rappresentante dell'Onu per l'Alliance of Civilizations, Jorge Sampaio, ha richiamato la necessità «di avanzare verso una società sostenibile, basata su solide fiondamenta etiche. Nel nostro mondo, sempre più interdependente, la sostenibilità richiede una visione comune dei valori essenziali. Dato che implica lo spostamento di milioni di persone, il turismo può assumere un ruolo da protagonista nella creazione di un sentimento comune di responsabilità». Cioè il contrario del turismo sessuale, dei villaggi turistici chiusi, dello sfruttamento di manodopera locale non qualificata, del turismo "tribale" alla ricerca dell'esotico come alieno e di un eco-turismo "coloniale".

A Madrid l'Unwto e l'Alliance of Civilizations hanno firmato un protocollo d'intesa che rafforza le loro realazioni e ufficializza l'appoggio dell'Unwto al mandato dell'Alleanza per «migliorare l'intesa e le relazioni di cooperazione tra le nazioni ed i popoli c di diverse culture e civiltà».

Il secretario general dell'Unwto, Taleb Rifai, ha evidenziato «La straordinaria crescita del settore turístico negli ultimi decenni e le oopportunità di lavoro, sviluppo economico e n miglioramento sociale che ha aperto a milioni di persone». Però Rifai ha k lanciato anche un allarme: «La crescita turistica  presenta rischi che non possiamo iignorare. Un settore turístico senza coscienza etica può causare danni al nostro pianeta. Abbiamo bisogno di fare in modoi che l'etica, la responsabilità e la sostenibilità siano la sop pina dorsale di tutte le nostre azioni e garantire l'adozione dei principi del Global Code of Ethics for Tourism»

Rifai ha annunciato il tema del World Tourism Day di quest'anno: "Tourism - Linking Cultures" e lo ha definito «Un chiaro esempio del potenziale del turismo di contribuire agli obiettivi dell'Alliance of Civilizations. Con quasi un miliardo di turisti che passano le frontiere internazionali, il turismo è la migliore forma per conoscere di prima mano le altre culture, realazionarsi con loro ed apprendere. Questo interscambio culturale dviluppa il dialogo tra le nazioni ed i popoli, aumentando la comprensione comune, il rispetto e, in ultima analisi, la pace»,

L'Italia ospita il World Committee on Tourism Ethics e al congresso di Madrid è intervenuto anche il nostro ministro del turismo, Michela Brambilla, che ha spiegato ai delegati che «Con l'obiettivo di promuovere i principi del Codice etico mondiale, l'obiettivo principale della presidenza italiana del Consiglio esecutivo dell'Unwto è stato quello di promuovere lo sviluppo di una guida practica e  uno strumento giudidico internazionale per la protezione dei turisti/consumatori, specialmente in casi di emergenza. Con questo fine, un gruppo di lavoro speciale sta valutando le norme vigenti nei 154 Stati membri dell'Unwto. L'Italia si aspetta che i primi risultati siano disponibili alla prossima Assemblea generale dell'Unwto». Speriamo che la guida pratica si cominci ad applicare a partire dall'Italia, dove i tentativi di speculazione costiera, i nuovi porticcioli turistici a pochi km l'uno dall'altro, le nuove strade persino nei parchi nazionali fioriscono nonostante la crisi economica. 

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