[13/09/2011] News toscana

Strada della Cala: ecco cosa scrive chi ci vive davvero

Ecco il testo della lettera inviata a tutte le istituzioni interessate e a Legambiente dagli abitanti della Caletta, proprietari dei terreni e del sentiero nel Parco Nazionale dove il Comune di Marciana Marina vorrebbe costruire una nuova strada.

Egregi Signori,

abbiamo appreso solo dalla stampa locale che il Comune di Marciana Marina (LI) si è appellato al Presidente del Consiglio dei Ministri per proseguire la procedura iniziata in sede di Conferenza dei Servizi relativa all' "adeguamento" del sentiero de "La Cala" che in realtà è la costruzione di una nuova strada all'interno di un Parco Nazionale e che una riunione su questo si terrà  il 15 settembre presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri a Roma.

Ci piacerebbe sapere come mai i nostri Amministratori Comunali abbiano preso così a cuore una situazione che per 40 anni nessuno è riuscito a risolvere e spesso per la mancata volontà proprio degli abitanti de La Cala: chi la voleva sopra, chi la voleva sotto, chi la voleva fino qui e chi la voleva fino lì.

Qualcuno degli attuali richiedenti la nuova strada aveva addirittura il timore che alla Cala ci arrivassero i pulmann...

Ora di abitanti della Cala non ce ne sono più, ci sono solo turisti che ci vengono per 20 giorni all'anno e che sicuramente hanno scelto il posto per la sua bellezza e per la sua tranquillità.

Per tutti questi anni sono sempre stati consapevoli e INFORMATI del disagio della situazione, capiamo che gli anni passano e le gambe non reggono al passare del tempo, ma per questo non si può mettere a repentaglio il tratto di costa più bello dell'Elba occidentale che dovrebbe essere salvo perché protetta da un Parco Nazionale.

Una soluzione c'è: vendere! Ma vendere così come è e lasciare spazio a chi, come loro anni fa, apprezzerebbe lo stato naturale delle  cose.

Nessuno di coloro che chiedono la costruzione della nuova strada nelle nostre proprietà alla Cala ci è nato, nessuno ci ha vissuto e ci vive, nessuno conosce i veri disagi e la bellezza di averci vissuto una vita: andare a scuola a piedi tutti i giorni, la vendemmia con l'asino... cose che si dovevano fare per forza, non per fare la vacanza. Ora, se è fatica andare a piedi per poche centinaia di metri, si può usare il mare.

Torniamo agli Amministratori del nostro Comune che potevano e dovevano  almeno chiedere a titolo informativo, se non amichevolmente, visto che in un piccolo Paese come Marciana Marina ci conosciamo tutti, almeno il nostro pensiero, dato che siamo gli unici che ci viviamo tutto l'anno, peraltro proprietari di buona parte del sentiero in questione.

Invece si sono incaricati di fare per dei privati un progetto, mandando dei tecnici a fare dei rilievi senza neanche avvisarci, solo con l'arroganza del potere e del "decido io".

Delle competenze legali, amministrative e dei vincoli ambientali ci sono già le persone che fortunatamente si interessano, dispiace però che la nostra Amministrazione Comunale ignori non solo quei vincoli e quegli aspetti legali ed amministrativi ma anche la sentenza del Tribunale di Livorno - Sezione distaccata di Portoferraio, del 30 settembre 1999, in decisione dell'udienza del 22 settembre 1999, che definiva una volta per tutte che il sentiero costiero è di proprietà privata nostra e di altri e senza diritto di passo e che non preclude affatto l'accesso a La Cala perché esiste un altro sentiero pubblico e comunale (N. 10) che è quello che collega storicamente La Cala a Marciana Marina.

Anche per quanto riguarda la sicurezza e l'anti-incendio dobbiamo dire che la scrivente Anselmi Maria, nata nel 1948, non ha mai visto un incendio in quest'area e suo Padre, nato nel 1908 anch'esso no è mai stato testimone di un incendio a La Cala e Caletta. Forse l'unico vero rischio di incendi verrebbe da un maggior afflusso di persone e mezzi .

Questo è solo il pensiero distinto di cittadini di Marciana Marina che non vogliono ASSOLUTAMENTE poi dire per l'ennesima volta PECCATO, COME ERA BELLO PRIMA.

*: residenti località La Caletta

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