[13/09/2011] News

La Commissione Ue fa il punto sui metodi sostitutivi della sperimentazione animale per i cosmetici

Oggi la Commissione europea ha presentato al Parlamento europeo ed al Consiglio il suo rapporto annuale sui metodi sostitutivi della sperimentazione animale nel settore cosmetico.

La direttiva 76/768/CEE, riguardante i prodotti cosmetici stabilisce il quadro regolamentare dell'Ue per la messa sul mercato dei prodotti cosmetici e prevede la progressiva fine della sperimentazione animale per questi prodotti e la proibisce all'interno dell'Ue dal 2004 per i cosmetici finiti e dal 2009 per i loro ingredienti. Nell'Ue è anche proibita la vendita di cosmetici contenenti ingredienti testati su animali dopo il marzo, quale che sia il luogo della sperimentazione.

La Commissione Ue sottolinea che «dei metodi sostitutivi sono già stati sviluppati e validati per un gran numero di test richiesti per garantire la sicurezza dei prodotti cosmetici. Tuttavia, gli sforzi proseguono per colmare le lacune che sussistono riguardanti alcuni degli effetti sulla salute più complessi, per i quali l il divieto di commercializzazione entrerà in vigore nel marzo 2013». Si tratta della tossicità per dosi ripetute, comprese la sensibilizzazione cutanea e la carcinogenicità, la tossicità per la riproduzione e la tossico cinetica.

Il rapporto pubblicato oggi sottolinea «la volontà costante, in Europa e nel mondo, di trovare dei metodi sostitutivi. Malgrado questa volontà ed I progressi scientifici, sarà però impossibile mettere a punto dei metodi sostitutivi per testare questi ultimi punti-limite complessi prima della scadenza del 2013».

Il rapporto Ue si basa sulle conclusi di scienziati del settore che hanno analizzato la disponibilità dei metodi sostitutivi e le prospettive per il futuro.  Secondo il documento, «benché una sostituzione totale sia impossibile, delle strategie di sostituzione parziale possono essere messe in atto, così come un 'toolbox'  di metodi sperimentali da migliorare fino a che l'obiettivo non sia raggiunto. L'assenza di soluzioni  complete non significa che la Commissione proporrà di posporre la data finale. Al contrario, la Commissione studia attualmente l'effetto che avrà l'entrata in vigore del divieto nel 2013, in assenza di metodi sostitutivi e deciderà  del cammino da seguire sulla base della valutazione dell'impatto completo».

John Dalli, commissario alla salute ed alla politica dei consumatori: «In questi ultimi 20 anni, più di 200 milioni di euro sono stati allocati alla ricerca in questo settore all'interno dell'Ue e, tanto l'Europa che il resto del mondo, rimangono decisi a trovare dei metodi sostitutivi alla  sperimentazione animale, Queste  attività di ricerca e di sviluppo hanno non solo ridotto il numero di animali utilizzati per la sperimentazione, ma è anche sboccato in importanti avanzamentio scientifici a beneficio della sicurezza dei consumatori».

Metodi sostitutivi convalidati sono già disponibili per identificare le sostanze corrosive, i prodotti irritanti per la pelle e per gli occhi, per studiare la fototossicità cutanea e la penetrazione cutanea, così come per valutare la genotossicità. Dei passi avanti sono stati fatti nella riduzione del numero di animali utilizzati per la sperimentazione, come nei test per la tossicità acuta.

Per quanto riguarda i punti-limite complessi di tossicità per dosi riopetute e la tossicità per la riproduzione e la tossocinetica, le conoscenze sui processi tossicologici nel corpo umano sono considerevolmente progrediti negli ultimi 10 anni e continuano a svilupparsi sempre più rapidamente.

Secondo la Commissione Ue «c'è molto da sperare da alcuni metodi e misure di punta per lo sviluppo future della valutazione del rischio e per la maggiore predittività che si basano su una migliore conoscenza del modo in cui le sostanze tossiche raggiungono le cellule o gli organi mirati (tossocinetica) e perturbano dei processi biologici essenziali. Molti metodi sostitutivi sono in corso di sviluppo ed esistono strategie potenziali di rimpiazzo parziale».

La Commissione europea intanto sta procedendo ad una valutazione degli effetti della messa in opera del divieto complete della commercializzazione entro il 2013 sull'ambiente, il benessere animale, l'economia e la società e deciderà, sulla base di questa valutazione, sull'opportunità di presentare una proposta relativa al divieto di commercializzazione. La decisione verrà annunciata entro la fine del 2011.

Torna all'archivio