[07/09/2011] News

Maree nere di Bohai. ConocoPhillips si arrende ai cinesi: fondo per gli indennizzi e le bonifiche

La multinazionale petrolifera Usa ConocoPhillips ha annunciato oggi che creerà un fondo che la aiuti a prendersi le responsabilità finanziarie e di bonifica delle maree nere a ripetizione avvenute nella Baia di Bohai, nella Cina settentrionale.

L'agenzia ufficiale cinese Xinhua riporta un comunicato della compagnia statunitense che spiega che «il fondo punta ad aiutare la ConocoPhillips ad assumersi le sue responsabilità in accordo con la legge cinese ed a beneficio dell'ambiente globale della baie de Bohai». La ConocoPhillips non ha però detto quale sarà l'ammontare di questo nuovo fondo.

I cinesi cantano vittoria e attribuiscono la decisione del gigante petrolifero Usa alle crescenti proteste pubbliche e alle successive ordinanze delle autorità marittime cinesi che hanno imposto alla ConocoPhillips China di sospendere le operazioni nel campo petrolifero hoffshore di Penglai 19-3, nella Baia di Bohai, «a causa delle continue fughe di petrolio».

Il ramo cinese della multinazionale Usa  è stato accusato  di aver mentito sulle conclusioni della bonifica degli sversamenti di greggio. La ConocoPhillips  aveva annunciate di aver terminato le operazioni di pulizia a mare e a terra nei tempi previsti dalle autorità cinesi, ma l'Amministrazione oceanica s di Stato della Cina dice di aver raccolto prove che dimostrano il contrario  e il governo ha dato il via li vbera alle richieste di risarcimento pubbliche e private ed avviato un'azione legale per il risarcimento delle vittime della marea nera e delle attività turistiche ed economiche.

Alla fine sembra proprio che gli americani abbiano ceduto e  l'annuncio della resa è stato dato a Houston, in Texas, dal presidente del consiglio di amministrazione della  ConocoPhillips  in persona, James J. Mulva, che ha oggi ha detto: «ConocoPhillips si dispiace profondamente per questi incidenti e si scusa per l'impatto che hanno avuto sul popolo cinese e sull'ambiente».

ConocoPhillips China ha assicurato che collaborerà con le autorità cinesi ed il suo partner cinese China National Offshore Oil Corporation (Cnooc), «per stabilire e gestire i fondi».

La cosa "strana" di tutta questa vicenda è che nessuno abbia chiesto conto delle sue attività e responsabilità  alla Cnooc, che pure gestisce insieme alla ConocoPhillips China le piattaforme offshore che hanno provocato il disastro della Baia di Bohai. Probabilmente sarà perché se il governo di Pechino intervenisse contro la più grande impresa petrolifera offshore cinese sarebbe come se chiedesse conto a se stesso delle maree nere di Bohai.

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