[05/09/2011] News toscana

Grosseto: al Crisba si fa ricerca per salvaguardare il giglio di mare

Al Crisba (Centro grossetano di Ricerche Strumenti Biotecnici nel settore agricolo), che rappresenta un'eccellenza per la ricerca e la sperimentazione nella microbiologia del terreno applicata all'agricoltura e alla tutela ambientale, è in corso un progetto per la salvaguardia e la propagazione del giglio di mare. Il Pancratium maritimum (che fiorisce fra luglio e settembre con grandi fiori bianchi e profumati) è una specie vegetale dunale a rischio di erosione genetica, pertanto protetta dalla legge che ne vieta il danneggiamento, l'estirpazione, la distruzione e la raccolta.

Il progetto di tutela, iniziato dal Crisba lo scorso ottobre con il sostegno dell'assessorato all'ambiente della provincia di Grosseto, consiste nella moltiplicazione tramite micropropagazione in vitro e mediante divisione dei cespi di un numero importante di piante di elicriso, ad oggi ben sviluppate e già disponibili per la messa a dimora e di un più complesso programma di propagazione da seme del giglio di mare. Dopo una prima fase di raccolta del seme autoctono e di messa a punto da parte del Centro di un efficace protocollo di germinazione in incubatore termostatato, è seguita una seconda fase di ambientamento che prevedeva il trasferimento in serra climatizzata delle giovani piante in contenitori con un idoneo terreno di crescita.

 «Si tratta di un passo importante nel doveroso percorso di salvaguardia della biodiversità - ha sottolineato Patrizia Siveri, assessore provinciale all'Ambiente -. Il giglio di mare è sicuramente una tra le specie più importanti per il mantenimento del nostro patrimonio naturale perché è una sentinella a difesa del sistema dunale, la cui esistenza rallenta il processo di salinizzazione in atto».

Attualmente il Crisba dispone di più di duecento gigli di mare di undici mesi d'età, che esibiscono in media 5 o 6 foglie e un bulbo, in fase di accrescimento, di circa un centimetro di diametro. Le piante propagate dal Crisba potranno essere utilizzate già a partire dai prossimi mesi quando il Centro ricerche le renderà disponibili per interventi di reintroduzione nell'ambiente dunale maremmano. Le operazioni di piantumazione e la scelta dell'area costiera più idonea allo scopo saranno svolte con il supporto dell'assessorato all'Ambiente della provincia di Grosseto.  

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