[05/09/2011] News

Ue ed Australia discutono di come armonizzare i loro carbon market

Il primo ministro australiano Julia Gillard. Ha detto che oggi a Canberra «l'Australia e l'Europa discuteranno delle misure per collegare i loro sistemi di scambio di quote di emissioni di gas serra, al fine di far fronte al cambiamento climatico mondiale». Barroso e la premier australiana hanno annunciato l'avvio di colloqui per cercare di stabilire un legale tra il programma Emissions trading systems (Ets) europeo, entrato in vigore 6 anni fa, ed il nascente carbon market australiano. I Paesi Ue nel loro insieme rappresentano la più grande fonte di investimenti stranieri in Australia, creando circa 500mila posti di lavoro.  

Si tratta della prima visita in 30 anni di un presidente della Commissione Ue e l'incontro tra la Gillard e José Manuel Barroso si occuperà anche di altri temi che vanno dal commercio alla sicurezza nucleare ed al global warming. Barroso si è complimentato con l'Australia per la decisione dell'Austalia di far pagare le emissioni di CO2, una decisione fortemente contrastata dall'opposizione liberaldemocratica, teoricamente molto più vicina alle sue idee conservatrici che a quelle della laburista Gillard, «perché è importante che il mercato del carbonio si sviluppi. Noi riduciamo le emissioni, è realtà, ma crediamo anche che questo genere di regolamentazione e questo tipo di mercato siano il mezzo più redditizio per promuovere l'innovazione e le nuove imprese in termini di green economy. Spendere denaro per far fronte al cambiamento climatico è vitale, anche se l'Europa si confronta attualmente con una situazione economica difficile».

La Gillard ha  detto che «l'Australia è desiderosa di lavorare con l'Europa sulla carbon tax proporrà un carbon market mondiale durante gli incontri internazionali. Il presidente ed io abbiamo convenuto oggi di istituire un sistema di consultazioni ad alto livello per discutere delle iniziative che potremmo prendere per connettere i nostri sistemi di scambio di emissioni quando sarà il momento appropriato».

La carbon tax australiana entrerà in vigore nel 2012 e sarà di 24,5 dollari per tonnellata di CO2, poi aumenterà del 2,5% all'anno fino al 2015, quando entrerà in vigoire un sistema di scambio di quote di emissioni sul modello dell'Ets europeo.

La Gillard e Barroso hanno anche discusso delle difficoltà economiche internazionali che anche oggi stanno devastando le borse, della liberalizzazione del commercio e di un trattato tra Australia ed Ue e hanno affermato l'impegno di Australia ed Ue a lavorare insieme per affrontare le principali sfide globali e di cooperare nelle sedi internazionali come l'Onu, il G20 e l'Organizzazione mondiale del commercio (Omc). Il premier australiano e il Commissario Ue hanno parlato anche delle rivoluzioni in Nord Africa e Medio Oriente e dell'economia rampante dell'Asia-Pacifico.

Guardando al prossimo vertice G20 a Cannes, hanno affermato «l'importanza di continuare con vigore il lavoro del G20 per raggiungere una crescita forte, sostenibile ed equilibrata, rafforzare il sistema monetario internazionale e continuare la riforma della regolamentazione finanziaria, il che contribuirà ad affrontare le cause dell'attuale vulnerabilità e a prevenire crisi future». Il tutto nel quadro di «Un forte impegno per il libero commercio e gli investimenti e l'opposizione alle azioni di protezionismo commerciale, indispensabile  per sostenere e far progredire la riforma economica e la liberalizzazione del commercio, anche attraverso la conclusione del Doha round dell'Omc».

La Gillard e Barroso hanno sottolineato la comune responsabilità di Ue ed Australia ad affrontare i cambiamenti climatici, e «La necessità di un'azione urgente da parte della comunità internazionale per mantenere l'aumento della temperatura media globale sotto i 2 gradi Celsius sopra i livelli preindustriali».

Sono impegnati anche a «lavorare insieme per promuovere un ambizioso regime globale per combattere i cambiamenti climatici attraverso la United Nations framework convention on climate change» ed hanno sottolineato il reciproco impegno a ridurre le emissioni di gas serra e «L'importanza dei meccanismi di mercato per ridurre le emissioni di carbonio, al minor costo possibile, e stimolare gli investimenti, in competitività e innovazione nel campo dell'energia pulita». Ue ed Australia collaboreranno anche nel campo della cooperazione e sviluppo nei Paesi in via di sviluppo anche attraverso AusAid ed EuropeAid, anche nel Pacifico, Asia e Africa, per «Produrre risultati significativi negli aiuti per i Paesi in via di sviluppo».

Per quanto riguarda la sicurezza nucleare Ue ed Australia assicurano di aver dato un importante contributo e hanno firmato un accordo tra Australia ed Euratom «che stimolerà un ulteriore approfondimento della cooperazione nei settori della sicurezza del nucleare, salute e sicurezza».  

Barroso ha detto che «questo accordo dovrebbe servire come "ombrello" per le molte aree della nostra fiorente cooperazione: dal settore della sicurezza nucleare, oggi, il primo Ministro e io abbiamo firmato un nuovo accordo su questo,  per lo scambio di dati personali dei passeggeri, che è cruciale per la sicurezza dei nostri viaggiatori e dove abbiamo programma di firmare un nuovo accordo entro la fine dell'anno. Sul punto dei cambiamenti climatici, abbiamo parlato del nostro impegno comune per affrontare questa sfida. La decisione dell'Australia di mettere un prezzo sulle emissioni di carbonio è, a nostro avviso, un passo importante, sia a livello ambientale che economico, perché è, nella nostra esperienza europea, il modo più conveniente per ridurre le emissioni e anche un grande opportunità di business verde. Ora continueremo il nostro lavoro comune per un regime climatico globale e per discutere a livello di esperti come in futuro potremo gradualmente collegare gli Emissions trading systems».

Torna all'archivio