[02/09/2011] News toscana

Agenzia per l'acqua in Toscana, l'assessore Bramerini insiste per la candidatura

Ribadire la candidatura della Toscana ad ospitare la neonata Agenzia per l'acqua (proposta già avanzata lo scorso ottobre al ministro per gli affari regionali Raffaele Fitto) e chiedere un'azione forte da parte di tutte le Regioni nei confronti del Governo riguardo la riorganizzazione e l'erogazione dei servizi pubblici essenziali dopo l'emanazione dei decreti attuativi degli esiti dei referendum da parte del Presidente della Repubblica.

E' il contenuto della lettera che l'assessore regionale all'ambiente Anna Rita Bramerini ha inviato a Roberto Ravello, assessore all'ambiente della Regione Piemonte e coordinatore in materia in Conferenza Stato Regioni. La lettera mette in evidenza, riguardo al quesito del referendum sull'affidamento dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, l'effetto principale ovvero «l'abrogazione della fase transitoria contenuta nel 23 bis, con la scadenza anticipata di tutti gli affidamenti in house al 31 dicembre 2011».

Ma la preoccupazione maggiore dell'assessore Bramerini è per il quesito sulla "adeguata remunerazione del capitale investito" nella tariffa idrica perché «apre una fase di incertezza normativa che rischia di paralizzare sia gli aspetti gestionali che lo sviluppo di piani di investimento». L'assessore ricorda infatti che «la pubblicazione del decreto relativo all'esito del referendum apre formalmente nella legislazione, ma anche nei fatti, una stagione di incertezza».

E a questo proposito spiega che «spetta a Governo e Parlamento, anche attraverso la neonata Agenzia Nazionale per il servizio idrico, definire un nuovo metodo tariffario che garantisca il rispetto dell'esito referendario e del diritto comunitario che è molto chiaro in materia di tariffazione idrica: vanno rispettati il principio di recupero integrale dei costi del servizio in tariffa ed il principio ‘chi inquina paga'».

Il timore dell'assessore è che il mancato adeguamento possa ripercuotersi sia su nuovi investimenti da parte dei gestori che in nuovi contenziosi con la Comunità Europea, ritenendo quindi indispensabile l'approvazione in tempi rapidi del nuovo Metodo Tariffario.

«Il nuovo metodo - scrive ancora l'assessore - dovrà essere definito dalla neonata Agenzia per l'acqua, ma i tempi per la sua costituzione ed entrata in funzione non sono brevi. L'immediata cogenza dei Decreti presidenziali rende tutto questo ancor più indifferibile. Per questo credo, come ho avuto modo di far presente nella Commissione del 14 giugno, che le Regioni debbano attivarsi, urgentemente e con forza, per dare impulso al legislatore nazionale per ottenere un provvedimento in un settore importante per la vita dei cittadini e delle imprese».

La lettera si chiude con l'invito di mettere all'ordine del giorno della prossima riunione degli Assessori all'ambiente delle Regioni «un atto politicamente forte che richieda un tempestivo intervento del Governo, da sviluppare di concerto con le Regioni stesse, che dia adeguata soluzione al problema».

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