[17/08/2011] News

Brucia l'Artico europeo russo. Nuovo record di incendi forestali e torbiere: «Provocati dal fattore umano»

La superficie percorsa dagli incendi boschivi tra il 15 e il 16 agosto in 24 ore è cresciuta del 25 per cento, da 400 a 537 ettari, mentre il numero dei grossi incendi rimaneva immutato. In 24 ore in Russia sono scoppiati 66 nuovi incendi "naturali" che hanno incenerito 1.214 ettari e i pompieri sono intervenuti su altri 66 incendi sviluppatisi su 1.085 ettari.

In un comunicato del 16 agosto il ministero per le situazioni di emergenza russo spiega che «in totale ci sono 16 incendi di foreste che restano attivi su un a superficie di 49,03 ettari, il fuoco è stato circoscritto su 488 ettari».

Quattro grandi incendi stanno devastando la Repubblica della Baschiria, nella Russia europea, nella regione di Kirov, a circa 800 km a nord-est di Mosca e nel territorio di Perm, negli Urali. Il 14 agosto in Russia c'erano 16 incendi forestali e di torbiere su 400 ettari.

La situazione è simile a quella dell'estate 2010, quando gli incendi boschivi e delle torbiere che bruciarono migliaia di ettari, insieme ad una canicola senza precedenti, provocarono la morte di 62 persone. 

Nell'estate 2010 furono colpite dagli incendi 200 località in 19 regioni e 3.200 case andarono  in fiamme, con danni economici valutati in 12 miliardi di  rubli (300 milioni di euro).

Oggi Alexandre Mironov, un generale responsabile del ministero delle situazioni di emergenza, ha detto a Ria Novosti che «la situazione resta difficile, particolarmente nella la regione federale del Nord-Ovest, l'80 per cento dei focolai degli incendi registrati nel Paese si trovano nella regione di Arkhangelsk e nelle Repubbliche di Carelia e dei Komi, in pratica bruciano le zone di confine dell'Artico russo».

Secondo quanto riferisce lo stesso Mironov «circa 4.500 uomini e 800 unità di materiale, tra cui 29 aerei, lottano attualmente contro gli incendi nel Paese. La comparsa di nuovi incendi naturali è a nostro avviso provocato dal fattore umano».

Torna all'archivio