[16/08/2011] News

Il silenzio non giova ai parchi

Sulla manovra economico-finanziaria il confronto politico-istituzionale è serrato ed incerto negli esiti. Colpisce tra i tanti altri elementi la ferma opposizione delle regioni e degli enti locali ai salassi a cui rischiano di andare incontro se non si cambierà registro. Un salasso che mette a rischio servizi fondamentali per i cittadini, ma anche  il funzionamento delle stesse istituzioni. La protesta accomuna Errani e Formigoni, Alemanno e Fassino, la Conferenza delle regioni, l'Anci e l'Upi.

Solo i parchi sembrano non avere niente da dire sebbene stiano andando alla deriva. Per molti anni sono stato impegnato in Federparchi e non ricordo una tale latitanza per quanto le cose in quegli anni non siano mai andate male come oggi. Davvero Federparchi non ha di meglio da fare che aspettare settembre per mettere a punto qualche emendamento - ossia qualche toppa - ad una legge porcata quale è quella in discussione al Senato? Regioni, province comuni come si può vedere hanno da pensare a ben altro che riguarda eccome anche i parchi. E Federparchi? Non gli basta quello che finora hanno dovuto subire  che non riguarda solo i tagli nazionali e regionali. Ragazzi sveglia.

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