[16/08/2011] News

Iaea e Fao: eradicazione "nucleare" della mosca mediterranea della frutta in Guatemala

L'International atomic energy agency (Iaea) e la Fao stanno terminando in Guatemala la diffusione della Sterile insect technology (Sit), un'applicazione nucleare, per contenere le popolazioni di insetti invasivi ed autoctoni che si cibano di  frutta, «fornendo così una serie di nuovi posti di lavoro  - dice l'Iaea  - e per raddoppiare almeno, nel corso di 4 anni, i proventi da esportazione di colture agricole non tradizionali come pomodori, peperoni e papaia».

Nel poverissimo paese centroamericano negli ultimi 10 anni sono crollati i prezzi delle esportazioni tradizionali: caffè, banane e canna da zucchero, mentre le vendite di pomodori sono passate dai 2,5 milioni di dollari del 2007 ai 10 milioni di dollari del 2010, nello stesso periodo sono triplicate, raggiungendo i 3,2 milioni di dollari le esportazioni di peperoni e raddoppiate, fino a 3,2 milioni di dollari, quelle di papaia. Aumenti che fanno del  Guatemala il più grande fornitore dell'America centrale di questi prodotti agricoli del mercato Usa e che hanno creato centinaia di posti di lavoro rurali, che di solito occupano gli uomini nel controllo dei parassiti e  le donne nelle industrie di imballaggio e trasporto.

Successi che l'Iaea rivendica e attribuisce al management expertise ed alle tecniche per eradicare la mosca mediterranea della frutta (Ceratitis capitata, nella foto), un insetto "alieno" che ha invaso l'area settentrionale del Guatemala, al confine cl Messico, sostituendo le popolazioni autoctone di insetti parassiti della frutta.

Questi ditteri, probabilmente provenienti dall'Africa sub-sahariana, prima si sono insediati nel Mediterraneo, per poi ampliare il loro areale alle Americhe, all'Asia e all'Oceania. La specie è stata eradicata in Nuova Zelanda e alle Hawaii. Non è invece riuscita l'eradicazione tentata negli anni Ottanta in Nord America, dove la mosca è riapparsa ripetutamente in California.

Le mosche della frutta mediterranee provocano gravi danni al commercio agricolo mondiale e alcuni Paesi hanno dovuto subire il blocco delle esportazioni di prodotti perché non possono dimostrare di essersi liberati di questi parassiti. L'Iaea fa notare che «dato il breve periodo di conservazione, frutta e verdura tendono ad essere il più prezioso dei prodotti agricoli da esportazione».

Jesus Reyes Flores, un entomologo della Fao/Iaea Division of nuclear techniques in food and agricolture, sottolinea che «Se si vuole esportare, ed  evitare anche l'applicazione di costosi trattamenti post-raccolta che possono ridurre la qualità del prodotto, è necessario sbarazzarsi sia dei moscerini della frutta mediterranea che autoctoni. La Sterile insect technology consiste nell'allevamento di massicce dello stesso parassita, la sterilizzazione avviene per irraggiamento attraverso un dispositivo semplice che provoca radiazioni senza causare alcun altro danno all'insetto. Gli insetti maschi vengono alimentati e poi sistematicamente liberati nei campi, dove poi si accoppiano con gli insetti parassiti presenti nel campo e non producono progenie, in modo che, dopo un rilascio continuo per diversi anni, il parassita scompare».

Gli insetti sterili vengono allevati in serie e il Guatemala è diventato la punta di diamante di questa nuova frontiera dellle applicazioni de nucleare: ha il più grande impianto di produzione di insetti sterili del mondo.

Per ogni ettaro di terreno sono necessari almeno 3mila maschi sterili per sopprimere i parassiti alieni in aree densamente coltivate, come le piantagioni di caffè. In Croazia, dove la concentrazione di coltivazioni di frutta e verdura è meno densa, l'Iaea ha utilizzato con successo solo tra 500 e 1000 mosche sterili per ettaro.

Flores Reyes è soddisfatto dell'impegno dell'agenzia atomica dell'Onu: «L'Iaea  ci aiuta a sviluppare un sistema completo di controllo per i parassiti più importanti. Questo avvia la rilevazione e il monitoraggio dei parassiti, grazie al loro controllo. Attualmente, abbiamo anche in atto progetti che includono una componente vendite per l'esportazione, in altre parole, oltre ad aiutare ad eliminare o sopprimere i parassiti e a garantire che la produzione sia ana e conforme agli standard internazionali, i produttori stanno anche negoziando le esportazioni in mercati appropriati».

Ma il progetto nucleare non è certo semplice, come ammette la stessa Iaea «per avere successo, l'applicazione della Sterile insect technology richiede circa da 8 a 10 anni di lavoro». Ma in Guatemala il grosso è fatto: l'assistenza dell'Iaea c volge al termine e nel 2012 suo avviso «il progetto sarà autosufficiente».

L'Iaea sta lavorando dal 2001 in Guatemala a tre progetti contro le mosche della frutta autoctone e ha anche fornito competenze tecniche per il Trilateral Mediterranean Fruit Fly Programme, gestito dai governi di Guatemala, Messico e Usa.

Il 6 gennaio 2011, il Guatemala ha dichiarato circa 2.200 chilometri quadrati del suo territorio nord-occidentale al confine col Messico erano ormai liberi dalla mosca della frutta. Sulla base di questo risultato, il governo guatemalteco ha avviato negoziati con i suoi partner commerciali per certificare la regione come "Mediterranean fruit-fly free". Intanto Iaea e Fao stanno sostenendo la lotta contro i moscerini della frutta autoctoni, facilitando così, a partire dal 2007 le esportazioni di pomodori, peperoni e papaia dalle aree del Guatemale nelle quali sono state eradicate queste popolazioni. Flores Reyes conclude: «Se controllate il moscerino della frutta nella vostra produzione avete la possibilità di esportare e di ottenere benefici economici che non si otterrebbero se si vendesse sul mercato locale».

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