[12/08/2011] News toscana

Legambiente fa il punto sull'autostrada tirrenica

Legambiente torna a parlare di autostrada tirrenica e lo fa all'interno dell'Azienda agricola biologica La Selva, una delle più importanti della Toscana, perché rappresenta una ricchezza per il territorio che il progetto del 2008 cancellerebbe. L'associazione del cigno verde alla presenza dei rappresentanti dei vari comitati e di altre associazioni ambientaliste ha chiarito le proprie idee  rispetto ai punti più delicati del confronto rispetto al progetto definitivo.

«Non abbiamo cambiato idea, la soluzione più intelligente per completare il Corridoio Tirrenico - ha sottolineato Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente - è sempre quella di rendere l'Aurelia infrastruttura sicura e adeguata al traffico locale e nazionale. Per questo salutiamo come bella notizia l'abbandono del progetto approvato nel 2008 che sarebbe stato devastante per i paesaggi e le aziende agricole del territorio. Con la soluzione autostradale sulla sede dell'Aurelia- ha continuato Gentili- simile al progetto Anas del 2000, occorre approfondire tracciati, problemi e impatti che sono stati al centro di un'aspra polemica in queste settimane. Noi daremo il nostro contributo e ci aspettiamo che lo facciano tutti, perché sarebbe assurdo e inconcepibile continuare a inseguire un'ipotesi nefasta e abbandonata come quella del progetto 2008».

Legambiente ribadisce di condividere la nuova soluzione progettuale di Sta anche se non risolve tutti i problemi e presenta questioni che vanno affrontate in maniera puntuale. «Con le proposte di modifica già presentate dai comuni il tratto tra Civitavecchia e Ansedonia di circa 55 chilometri può essere realizzato con un limitatissimo impatto ambientale, mentre rimane più complicata la situazione nel territorio di Orbetello. L'alternativa è quella di adeguare l'Aurelia come nella tratta a Nord tra Orbetello Scalo e Fonteblanda» (18 metri di sezione, con quattro corsie, guard rail al centro e banchina laterale da 1,75 metri). Per Legambiente è fondamentale che la "nuova Aurelia" sia  utilizzata per tutti gli spostamenti locali e nazionali, in modo da evitare la realizzazione di una viabilità complanare impattante e costosa e occorre trovare una soluzione per il pedaggio in modo da lasciare gratuiti gli spostamenti fino a circa 30-50 chilometri di percorrenza. Per quanto riguarda la realizzazione del progetto, Legambiente chiede di rivedere i materiali utilizzati, utilizzando al posto di quelli di cava quelli provenienti dal riciclo di rifiuti inerti dall'edilizia e da lavorazione industriale.

Sono previste infatti - informa l'associazione - decine e decine di cave, che non solo interessano i comuni attraversati dall'autostrada ma un territorio molto più ampio (da Manciano a Campagnatico, da Riparbella a Montecatini Val di Cecina), «ed in particolare si pensa di utilizzare le cave nei comuni di Campiglia Marittima e di San Vincenzo, che già stanno stravolgendo un meraviglioso paesaggio sbancando una collina che oltretutto è all'interno di un area Sic e di un area naturale protetta». 

Legambiente quindi chiede a Sat, ministero delle Infrastrutture e Regione Toscana di rivedere il progetto per quanto riguarda i materiali utilizzati, per puntare a ridurre fino ad azzerare quelli provenienti da cava. «In queste settimane abbiamo assistito a grida d'allarme nei confronti del nuovo progetto autostradale che purtroppo erano mancate quando il ben più devastante progetto del 2008 fu presentato - ha dichiarato Edoardo Zanchini, responsabile trasporti di Legambiente - E' importante questa attenzione al paesaggio della Maremma e, ovviamente, siamo preoccupati anche noi degli impatti che il progetto presentato da Sat potrebbe determinare. Ma se qualcuno pensa con queste proteste di tornare indietro a una soluzione oramai fuori dal tempo fa un danno al territorio gravissimo».

«Ora è il momento di trovare una soluzione fattibile e con il minore impatto possibile nei confronti del tessuto sociale e ambientale della Maremma - ha concluso Zanchini -Facendo inoltre attenzione a distinguere tra le preoccupazioni vere di tanti cittadini e gli  interessi di chi nella confusione della polemica di questi giorni in realtà vorrebbe spingere operazioni immobiliari da realizzare intorno all'Aurelia».

Torna all'archivio