[08/08/2011] News

I trafficanti di droga attaccano e disperdono gli indiani incontattati

Oggi Survival International, l'Ong che difende i diritti dei popoli tribali, lancia l'ennesimo allarme sulla sempre più tragica situazione al confine tra Perù e Brasile: «La postazione del governo brasiliano incaricata di proteggere gli Indiani incontattati filmati dall'alto nel febbraio scorso è stata assaltata da uomini armati pesantemente, sospettati di essere trafficanti di droga. Il centro è stato saccheggiato e alcune apparecchiature di vitale importanza sono state distrutte».

Il direttore generale di Survival International, Stephen Corry, dice che si tratta di «una notizia estremamente dolorosa. Non si sa quanti popoli tribali siano stati sterminati dal traffico della droga in passato, ma si devono prendere tutte le misure necessarie a impedire che la tragedia si ripeta ancora. Oggi il mondo intero dovrebbe concentrare la sua attenzione su questi popoli isolati esattamente come accadde a febbraio, quando le loro immagini furono diffuse per la prima volta per lanciare un urgente campanello d'allarme».

Alcuni uomini della Fundação Nacional do Indio (Funai), il dipartimento per gli affari indiani del governo del Brasile, hanno trovato lo zaino di uno dei trafficanti abbandonato a terra con infilata dentro una freccia spezzata., poi una ricerca degli indiani incottattati non ha dato esito: non c'è più traccia di loro nell'area dove erano stati filmati.

Survival dice: «Pare che la polizia abbia trovato uno zaino contenente 20 kg di cocaina nelle vicinanze. Si teme che il fiume Evira, lungo il cui corso si trova la postazione di protezione, venga usato per far uscire la cocaina dal Perù verso il Brasile. Secondo le notizie pervenute, la polizia avrebbe fermato un uomo di nazionalità portoghese già arrestato per traffico di droga in marzo e poi espatriato».

L'ex capo della postazione di guardia brasiliana, José Carlos Meirelles, è ritornato nell'avamposto con molti uomini al seguito e ha scoperto che «Nella foresta intorno alla base ci sono molti gruppi di uomini armati di fucile e mitragliatrici. Noi resteremo qui, qualunque cosa accada, finché lo stato brasiliano non avrà deciso di risolvere il problema una volta per tutte. Non per proteggere noi, bensì gli Indiani». Meirelles ha detto a Survival che una squadra di poliziotti uscirà oggi in cerca degli altri trafficanti.

Carlos Travassos, capo del dipartimento Funai per gli Indiani isolati, «Le frecce sono la carta d'identità degli Indiani in contattati. Riteniamo che il Perù abbia costretto gli Indiani a fuggire e ora ne abbiamo le prove. Siamo più preoccupati che mai. Questa situazione potrebbe rivelarsi uno dei più grandi colpi che abbiamo mai ricevuto negli ultimi decenni spesi tentando di proteggere gli Indiani isolati. È una vera catastrofe».

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