[08/08/2011] News

Aumento del traffico, pregiudizio alla salute e legittimazione ad agire in giudizio

I residenti di un comune che vivono in prossimità di tratti stradali interessati da un mutamento della viabilità possono agire in giudizio per tutelare l'ambiente, la salute, incolumità e in generale le condizioni di vita.

Lo ricorda il Tribunale regionale amministrativo della Lombardia (Tar) con sentenza del mese scorso chiamato a pronunciarsi sulla questione riguardante l'incremento del traffico su alcune vie del comune di Bardello. I residenti lamentano il concreto pregiudizio derivante da tale incremento alla loro salute.

In materia di minacce alla salute pubblica o all'ambiente, è riconosciuta in linea di principio l'esigenza di autonoma protezione delle persone che vivono nell'area interessata dalla fonte di pericolo. Ma, occorre qualificare la posizione dei singoli che agiscono per la tutela del bene ambiente. Viene in soccorso il criterio della vicinitas che costituisce la base del riconoscimento della legittimazione ad agire dei singoli a tutela dell'ambiente e soprattutto di interessi incisi da atti e comportamenti dell'amministrazione che li ledono direttamente e personalmente, unitamente all'intera collettività che insiste sul territorio locale.

Le modifiche alla viabilità possono comportare incremento di traffico e, dunque, di emissioni inquinanti e rumorose e influenti, sulla salute, sull'incolumità e sui comportamenti di vita dei soggetti. Per questo devono essere precedute da studi specifici o da altre verifiche istruttorie. In tal modo, infatti, è possibile dar conto della concreta situazione e delle ragioni di interesse pubblico per le quali solo la soluzione poi adottata, e non altre alternative, sarebbe stata quella rispondente alle esigenze da soddisfare.

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