[05/08/2011] News toscana

Cia e Legambiente Toscana consolidano il rapporto iniziato nel 2002

Si consolida con un obiettivo il rapporto tra Cia e Legambiente: tutelare e innalzare la qualità delle produzioni e del territorio toscano. Il protocollo siglato oggi, che rilancia la collaborazione avviata nel 2002, pone al centro il rafforzamento del sistema dell'impresa diffusa nel territorio, e in particolare nelle aree rurali, condizione essenziale - secondo le due associazioni - per lo sviluppo sostenibile della Toscana. Inoltre, hanno aggiunto Cia Toscana e Legambiente Toscana, con l'impegno dei soggetti economici deve esserci anche un impegno della società e delle istituzioni rivolto a garantire nelle aree rurali una efficiente rete di servizi socio-sanitari e civili, di trasporti e infrastrutture.

«Un accordo importante che prosegue una collaborazione molto positiva avviata quasi dieci anni fa - ha dichiarato Giordano Pascucci, presidente Cia Toscana - Le produzioni agroalimentari di qualità, il paesaggio, fatto di piccole comunità, di borghi dalle grandi valenze storiche ed architettoniche, di ambienti agricoli e forestali curati, di parchi ed aree protette, pongono la Toscana in una condizione ottimale per il perseguimento di un modello di sviluppo ad alta sostenibilità ambientale. Per cui Cia e Legambiente, ognuno per le proprie competenze, potrà dare un apporto fondamentale per il miglioramento, sociale, economico ed ambientale del territorio, del territorio toscano».

Cia Toscana e Legambiente Toscana collaboreranno in iniziative comuni, nell'ambito dello sviluppo economico e sociale delle aree rurali, a partire dai piccoli comuni, che rappresentano un presidio essenziale per il territorio toscano. Le associazioni proporranno politiche di governo del territorio, che contrastino con forza il consumo di suolo agricolo e tutelino attivamente il paesaggio rurale. Si adopereranno per lo sviluppo dei servizi socio-sanitari, civili ed infrastrutturali nelle aree rurali e per la promozione delle produzioni agro-alimentari toscane, confermando la contrarietà agli Ogm e puntando sulla progressiva riduzione degli input chimici e sull'utilizzo razionale delle risorse idriche nei processi produttivi. Inoltre punteranno sulla valorizzazione della qualità toscana, sulla tracciabilità e sulla filiera corta, oltreché sulla promozione delle opportunità economiche nel settore forestale, a partire dalle aree montane.

«In questi anni le due associazioni si sono ritrovate assieme a difendere l'ambiente dei territori rurali, ad operare per la valorizzazione dei prodotti tipici toscani, a promuovere le energie rinnovabili, a sostenere le rivendicazioni dei piccoli allevatori, a intervenire per salvare i servizi territoriali e sociali dei piccoli comuni minacciati dagli interventi del governo - ha specificato Piero Baronti, presidente di Legambiente Toscana - In futuro, Legambiente e Cia, intendono agire con ancora maggiore determinazione per arrestare il consumo di suolo, e per denunciare tutte le situazioni di rischio idrogeologico presenti nella nostra regione sollecitando interventi di prevenzione».

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