[04/08/2011] News toscana

Promossi i servizi di Arpat, in 600 partecipano al questionario

Sono stati resi disponibili i risultati dell'indagine qualitativa dell'Arpat svolta nel gennaio 2010 attraverso un questionario che aveva l'obiettivo di verificare il livello di soddisfazione dei propri interlocutori nei riguardi dei principali processi svolti dall'agenzia: controllo e monitoraggio, supporto tecnico scientifico agli enti, attività di laboratorio, organizzazione e diffusione della conoscenza.

Al di là dei risultati, che hanno comunque dimostrato una buona soddisfazione da parte dei partecipanti, l'iniziativa costituisce sicuramente un approccio comunicativo valido, che consente da una parte di rafforzare la fiducia nei confronti dell'agenzia, dall'altra di capire cosa interessa maggiormente e quali servizi possono essere migliorati.

Le domande poste erano utili a capire quali servizi specifici sono stati utilizzati e quale è stata la struttura Arpat ad erogarli. Prevedevano risposte multiple e terminavano con l'invito agli intervistati di dare un parere relativo alla soddisfazione e all'importanza sulla base di una scala a 4 valori: molto, abbastanza, poco, per niente. Limitando il numero di valori, i tecnici hanno cercato di individuare una parte comune alle 4 domande in modo da poter effettuare un confronto in fase di analisi.

Terminate le domande relative alla soddisfazione e all'importanza attribuita ai diversi fattori di qualità per i singoli processi, il questionario proseguiva con due domande di carattere generale riepilogativo: una che chiedeva un giudizio complessivo relativo all'agenzia e l'altra portava a esprimersi sull'importanza della tutela dell'ambiente. Infine venivano richieste delle notizie generali riguardo gli intervistati: genere, realtà lavorativa, posizione lavorativa, età, provincia di residenza, studi effettuati.

L'indagine era in particolare rivolta all'insieme delle "parti interessate" rispetto alle attività svolte dall'agenzia, che possiamo distinguere in "parti interessate istituzionali", come ad esempio amministratori ed operatori di regione, province, comuni, aziende asl, comunità montane, autorità di ambito ottimale, forze di polizia, organismi statali, istituti di ricerca ed universitari, ecc. che sono coinvolti a vario titolo sulle tematiche dell'ambiente, e "parti interessate della società civile", con cui si fa quindi riferimento ad associazioni ambientaliste e dei consumatori, comitati di cittadini, operatori di mercato (aziende di servizi, imprese, associazioni di categoria, professionisti), operatori dei media, ed anche singoli cittadini interessati alle tematiche ambientali.

Oltre ai visitatori del sito erano stati invitati anche tutti gli iscritti alla newsletter Arpatnews che conta 40mila indirizzi e-mail, comprensivi di recapiti di amministratori e operatori di tutti gli enti istituzionali della Toscana e molti esponenti della società civile. C'è anche un'ampia rappresentanza di operatori delle altre agenzie ambientali italiane, di altri enti istituzionali e di ricerca a livello nazionale.

Di tutti questi circa 600 persone hanno portato a termine il questionario che, a detta dell'Arpat, è un ottimo risultato. La cosa importante è che il campione che si è formato sulla base delle risposte al questionario, appare oggettivamente qualificato. E' infatti fortemente caratterizzato da un livello di istruzione elevato, da un forte radicamento nel mondo del lavoro e da una distribuzione territoriale e per tipologia di realtà lavorative significative. Soprattutto è ben rispondente al requisito indicato dallo stesso Istat in termini di "rappresentanza di tutte le situazioni possibili" e di "articolazione proporzionale alla realtà".

Dai risultati finali si evince che la maggioranza degli intervistati ha trovato molto soddisfacente il lavoro svolto dall'Arpat sugli aspetti tecnici e che il personale si è dimostrato molto cortese, disponibile e competente.

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