[29/07/2011] News

La Asia pulp & paper accusata di greenwashing e pubblicità ingannevole dalle associazioni ambientaliste

Greenpeace, Wwf, Legambiente e Terra! denunciano un caso di greenwashing e pubblicità ingannevole. Ad essere accusata dagli ambientalisti è la Asia pulp & paper (App), la multinazionale della carta, che ha acquistato spazi pubblicitari sui principali quotidiani (Corriere della Sera, La Repubblica, il Sole 24 Ore), diverse riviste e reti televisive tra cui LA7.

Sulle pubblicità campeggia una gigantesca impronta di tigre: "Per scoprire il nostro impegno a favore della biodiversità, seguite le nostre tracce", messaggio quanto mai falso secondo Greenpeace, Wwf, Legambiente e Terra! che hanno inviato oggi una lettera ai direttori dei principali quotidiani italiani per chiedere di non dare più spazio alle mistificazioni e falsità.  A prova di quanto sostenuto le associazioni hanno informato che recentemente sono stati diffusi dal Wwf video che provano la presenza di tigri nelle foreste situate nelle concessioni di App o dei suoi fornitori, mentre Greenpeace ha documentato in diretta la lenta morte di una tigre presa in un laccio illegale proprio all'interno di una delle concessioni della multinazionale.

Questi video dimostrano concretamente come la deforestazione e l'espansione delle piantagioni industriali della App stia portando la tigre di Sumatra verso l'estinzione. «Le imprese del gruppo App in Indonesia hanno recentemente ottenuto nuove concessioni di taglio che permettono loro di deforestare proprio alcuni degli habitat che l'impresa vanta di proteggere - hanno dichiarato Greenpeace, Wwf, Legambiente e Terra!  - Inoltre, queste concessioni sono in gran parte situate su aree di alto valore di conservazione, e per il 90 per cento su suolo torboso più profondo di 4 metri. Proprio secondo una legge indonesiana è vietato, e quindi illegale, convertire in piantagioni industriali le foreste presenti su tali suoli torbosi (decreto presidenziale N. 32/1990) per le conseguenti immissioni di gas serra in atmosfera».

Le associazioni hanno avanzato una denuncia formale all'Authority televisiva e all'Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria nella speranza che sui giornali e televisioni italiani venga vietata la circolazione di messaggi falsi ed ingannevoli. «Da alcuni anni ci battiamo - hanno spiegato Wwf Italia, Greenpeace, Legambiente e Terra! - affinché le aziende che partecipano alla filiera della carta facciano scelte responsabili acquistando solo prodotti certificati di chiara origine, evitando di fare profitti ai danni del nostro pianeta. È ora che anche chi vende spazi pubblicitari si faccia parte attiva per promuovere una corretta informazione ed impedire la circolazione di messaggi così pericolosi per il nostro mercato, per le ultime foreste del pianeta e per l'esistenza di specie già violentemente minacciate come la tigre di Sumatra, specie della quale oggi si festeggia la giornata mondiale».

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