[29/07/2011] News

Brutte notizie per l’ambiente marino: scompaiono le mixine, gli spazzini del mare

Aquatic Conservation ha recentemente pubblicato lo studio "Conservation status of the world's hagfish species and the loss of phylogenetic diversity and ecosystem function", che si occupa di animali poco conosciuti e non "gradevoli", le missine (o mixine - Myxinidae), creature marine anguilliformi che insieme alle lamprede condividono la bocca a forma di ventosa priva di mascelle, ma dotata di 6 corti tentacoli e di una lingua raspante con la quale succhiano l'endolinfa di animali morti o moribondi.

Un'altra caratteristica è quella di avere le branchie spostate verso la coda, un adattamento che permette a questi spazzini necrofagi di respirare tranquillamente durante il pasto, quando affondano letteralmente il capo dentro le loro prede.

Faremmo male a sminuire l'importanza di questi necrofagi: l'Iucn spiega che «le Myxinidae rappresentano un antico ed unico lignaggio, e dato che si alimentano sul fondo svolgono un ruolo importante per la pulizia del fondale oceanico e per reinserire i nutrienti nella catena alimentare che mantiene la salute generale degli ecosistemi in cui vivono». Come dice Cristiane Elfes, programme officer della Biodiversity assessment unit Ci-Iucn, «le mixine sono un grande esempio di quelle specie "non-così-carine" che giocano però un ruolo vitale nella salute dell'ecosistema. Questo studio evidenzia l'impatto che hanno le missine e l'importanza della loro protezione per mantenere la stabilità degli ecosistemi oceanici».

Landon Knapp, un ricercatore dell'Iucn marine biodiversity unit all'Old Dominion University, spiega che «consumando le carcasse degli animali morti e in decomposizione che sono precipitati sul fondo dell'oceano, le mixine puliscono il fondale, creando un ambiente ricco di altre specie di pesci, tra le quali quelle commerciali,come il merluzzo, l'eglefino e la passera di mare. La presenza di Myxinidae nelle aree di pesca intensiva è estremamente importante, in quanto una grande quantità di catture accidentali vengono scartate».

Le Myxinidae (hagfish in inglese) comprendono 74 specie, ma secondo lo studio condotto per la Lista Rossa dell'Iucn da Conservation International (Ci) il 20% (escluse le specie con dati insufficienti - DD) sono a elevato rischio di estinzione, anche se la cifra precisa è incerta e potrebbe essere compresa tra il 12% e il 51%. La causa principale di questo declino sono gli effetti diretti e indiretti della pesca.

I ricercatori sottolineano che «i pescatori di tutto il mondo traggono direttamente profitto dalla raccolta di Missine per la pelle e per l'alimentazione, inoltre le missine hanno effetti positivi sugli  habitat  e sono il cibo di altre specie bersaglio. Le pratiche di pesca distruttive e lo sfruttamento eccessivo sono le principali minacce per le diverse specie di Myxinidae, in particolare per quelle con distribuzioni limitate o di piccole dimensioni».

Il calo delle mixine  avrà effetti negativi sula pesca così come sugli ecosistemi nel loro insieme, che dipendono da loro, specialmente nelle aree di tutto il mondo che hanno una bassa diversità di specie di  Myxinidae. Secondo Kent Carpenter, manager dell'Iucn marine biodiversity unit, «sono richiesti ulteriori dati e controlli per la regolamentazione e la gestione delle pesche agli hagfish e per le altre minacce alle popolazioni di mixine, che sono urgentemente necessari per assicurare la sopravvivenza di queste importanti specie».

Quando la pressione della pesca si è concentrata sulle mixine, come è accaduto in alcune aree dell'Atlantico nord-occidentale, gli stock di altre specie commerciali, come la passera di mare, sono crollati. La pesca distruttiva e lo sfruttamento eccessivo sembrano minacciare soprattutto specie come Myxine paucidens e Paramyxine taiwanae, entrambe in via di estinzione. Ma attualmente non esistono misure e leggi per la salvaguardia delle popolazioni di Myxinidae.

Gli hagfish assessments fanno parte dalla Global Marine Species Assessment's mission che ha completato più di 20.000 valutazioni di specie marine per l'inclusione nella Lista Rossa Iucn delle specie minacciate. La Global marine species assessment unit (Gmsa), o Marine biodiversity unit è un'iniziativa congiunta di Iucn  e Ci  che ha sede presso il dipartimento di biologia della Old Dominion University di Norfolk, in Virginia, ed è gran parte finanziata dalla New Hampshire Charitable Foundation and Tom Haas.

I risultati completi degli hagfish species assessments sono pubblicati nella Lista Rossa Iucn delle specie minacciate: www.iucnredlist.org

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