[27/07/2011] News toscana

Alta velocità: Legambiente boccia il sottoattraversamento, falda del Mugnone in pericolo

I prossimi giorni si annunciano piuttosto caldi a Firenze. E non ci riferiamo alle temperature, visto che sono praticamente autunnali, ma alla questione del nodo fiorentino dell'Alta velocità. Il 3 agosto è la data fissata per la firma dell'accordo Comune-Ferrovie-Regione, ed è atteso a Firenze, per mettere il sigillo del governo, anche il ministro dei trasporti Altero Matteoli.

Ieri il sindaco Matteo Renzi ha però tirato i freni dicendo che alcuni punti dell'ultimo progetto sono da definire e rivedere. Il riferimento è al «people mover», cioè il collegamento tra la nuova stazione Foster e la vecchia di Santa Maria Novella, e al posizionamento della fermata dei treni regionali prevista sul lato via Circondaria della Foster, provvedimenti che non convincono il primo cittadino di Firenze.

Questo parziale blocco non è piaciuto in Regione e tra le due amministrazioni ci sono stati scambi non proprio di fioretto. Questi aspetti di "cronaca" non devono offuscare però la vera notizia che è quella del cambio di direzione dell'amministrazione comunale fiorentina che discute sui particolari, prenderà i soldi da Ferrovie (89 milioni di euro da utilizzare per migliorare la mobilità cittadina), ma è stata convinta ad accettare lo scavo per fare la nuova stazione.

Le speranze di chi da tempo sostiene la soluzione del passaggio in superficie, riaccese qualche tempo fa dai dubbi di Renzi sulla Foster, sembrano quindi definitivamente svanire. Su tutti questi aspetti greenreport ha chiesto un parere a Fausto Ferruzza direttore di Legambiente Toscana.

«Per prima cosa siamo sconcertati per l'altalena di commenti e dichiarazioni di provenienza istituzionale, a fronte della quale non ci sembra neanche facile prendere posizione e/o commentare. Quello che ci preme come associazione ambientalista sottolineare, è che venga tutelato prioritariamente l'interesse generale dei cittadini. Che per noi significa: attenzione agli impatti ambientali e socio/economici dell'opera, rigorosa salvaguardia del territorio, promozione della partecipazione civica nel processo decisionale».

In effetti il dibattito di questi giorni rischia di far dimenticare le questione di merito. «Infatti. Il sottoattraversamento non ci ha mai convinto. E i motivi di preoccupazione (grave compromissione della falda del Mugnone, instabilità indotta sulle fondazioni di centinaia di edifici, sperpero di danaro pubblico) sono ancora lì, sotto gli occhi di tutti - prosegue Ferruzza - La realtà è che si scaverà nella falda del Mugnone, senza aver fatto prima una Valutazione di impatto ambientale seria: l'impressione è che si procederà con varianti in corso d'opera sulla scorta dei problemi che s'incontreranno in cantiere».

Anche secondo Legambiente è stato quindi decretato il definitivo addio al passaggio in superficie? «Noi ci auguriamo che ci siano ancora i tempi e i modi per ripensare radicalmente il progetto. Il caso del Mugello c'insegna, se l'umiltà e la serietà contano ancora qualcosa, che non è mai troppo tardi per retrocedere da decisioni decisamente sbagliate». 

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