[26/07/2011] News

Ghana, le miniere illegali colpevoli delle inondazioni?

Sarebbe stato lo sfruttamento illegale delle miniere a provocare la morte di 5 persone in Ghana in seguito alle recenti inondazioni nell'est del Paese africano. Secondo quanto ha detto alla stampa locale il ministro dell'East Region Kwesi Appea-Kubi dopo una visita alle zone inondate fatta insieme al presidente del Ghana John Evans Atta Mills «lo sfruttamento minerario illegale, conosciuto localmente con il nome di "galamsey", avrebbe causato l'uscita dagli argini del fiume Birim».
Appea-Kubi ha promesso che il governo prenderà delle iniziative per reprimere lo sfruttamento delle miniere illegali nella regione «Per salvare in futuro vite e beni».

Il presidente Mills ha ribadito che «le attività degli operatori delle "galamsey" hanno provocato abbastanza dalle alle vite ed alle proprietà e non possiamo più permettere che continuino». La regione orientale contribuisce circa il 10 per cento della produzione totale di cacao del Ghana ma è anche nota per l'estrazione illegale di diamanti e oro.

Il Ghana è il secondo produttore mondiale di cacao, dopo la Costa d'Avorio e il secondo produttore africano di oro, molto del quale viene dalle miniere illegali che sono proibite, ma nessun governo fino ad ora è riuscito ad affrontare il fenomeno.

Kofi Portuphy, coordinatore della National disaster management organisation, spiega che «Oltre a scavare fango dappertutto, i minatori illegali hanno anche bloccato il corso del fiume e deviato il corso d'acqua per lavare i "dug-out" dei metalli».

Sono finite sott'acqua 8 comunità della provincia orientale, a 85 km a nord-ovest della capitale Accra, inondate dai 4 giorni di piogge torrenziali della settimana scorsa, con almeno 5.000 persone rimaste senza casa. Le zone più colpite sono i distretti di Atiwa, Kade e Fanteakwa, dove molte persone sono state costrette a salire sui tetti, ad arrampicarsi sulle palme di cocco e su altri grandi alberi per salvarsi dalla furia delle acque.

Molte strade, già in precarie condizioni, sono distrutte e i collegamenti con il capoluogo regionale saltati, diversi terreni agricoli sono stati invasi dall'acqua. Il ministro ha sottolineato che «Sia come popolo che come governo, dobbiamo assicurarci che questa attività mineraria illegale, che ha luogo attualmente, sia fermata. Questa non è la politica dei meloni - ha detto Appea-Kubi riferendosi ad un modi di dire locale - Per le comunità colpite sono stati attuati la fornitura dei soccorsi e dei programmi di evacuazione urgente».

Ma secondo "The Cronicle" la gente si lamenta per la scarsità e l'inefficienza dei soccorsi e quel che sembra mancata è soprattutto la prevenzione: i servizi meteorologici del Ghana avevano avvertito che sarebbero state possibili inondazioni ed ora anche nel sud del Paese il livello delle acque comincia ad aumentare.

La stagione delle piogge in Ghana, che raggiunge il suo picco nel mese di giugno e dura fino ad agosto, spesso causa di inondazioni mortali. Alluvioni simili si erano già verificate il 20 giugno del 2010 in altre due regioni: Grande Accra e Regione centrale, provocando 38 morti, 24 dei quali nella capitale Accra.

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