[25/07/2011] News

Consumi idrici: per la prima volta in Italia calcolata l’ “impronta idrica” della filiera produttiva del pomodoro

Un filiera produttiva messa ai raggi x per quanto riguarda i suoi consumi idrici. Si tratta di quella del pomodoro dell'azienda Mutti, la prima in Italia e tra le poche al mondo, ad aver calcolato i consumi di acqua della propria produzione, dalla coltivazione del pomodoro al prodotto finito, avvalendosi del supporto scientifico del Wwf e del Dipartimento di Ecologia forestale della Facoltà di Agraria dell'Università della Tuscia (Viterbo).

Quindi grazie alla partnership tra l'azienda e l'associazione ambientalista, per la prima volta in Italia, viene calcolata l'"impronta idrica" complessiva di un un'intera produzione aziendale. L'analisi della Water footprint è avvenuta analizzando la filiera completa della catena di produzione, considerando tutte le linee produttive degli impianti dalla coltivazione della materia prima, alla trasformazione dei prodotti, fino alla realizzazione degli imballaggi, in modo da calcolare la quantità di acqua "nascosta", immagazzinata in ogni prodotto Mutti.

E' stato calcolato che per produrre un chilo di pomodoro fresco ci vogliono 156 litri di acqua, per una bottiglia di passata Mutti (compresi contenitore ed etichetta - 720 gr) ce ne vogliono 172 litri, mentre si arriva a 223 litri per un barattolo di polpa da 400 grammi. In base a questi dati Mutti (coadiuvata dal Wwf) stabilirà i propri obiettivi di riduzione dei consumi.

«Se si considera che l'85 per cento dell'impronta idrica umana è legata alla produzione agroalimentare, il 10 per cento alla produzione industriale e il 5 al consumo domestico, come documenta il maggior esperto mondiale di impronta idrica Arjem Hoekstra - spiegano dal Wwf - l'iniziativa riveste un ruolo particolarmente rilevante».

Oltre all'impronta idrica, sempre in collaborazione con il Wwf, Mutti ha calcolato anche l'impronta di carbonio della propria attività produttiva, secondo il GHG Protocol, ossia il protocollo internazionale messo a punto dal World Resource Institute. Attraverso il calcolo della Carbon Footprint e l'analisi delle potenzialità di riduzione dei consumi di energia e combustibili fossili da parte degli impianti di produzione, Mutti stabilirà degli obiettivi di riduzione anche per questa impronta, che permetteranno di migliorare le performance ambientali e l'impatto complessivo che i suoi prodotti avranno sull'ambiente.

Da oggi informano da Wwf tutti potranno calcolare l'impronta idrica delle proprie scelte alimentari grazie al nuovo "Carrello della Spesa virtuale", online sul sito (www.improntawwf.it/carrello/), per imparare, a ridurre i litri di acqua "nascosta" che mettiamo ogni giorno nel piatto.

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