[25/07/2011] News

Accordo Azerbaijan - Ucraina per la fornitura di Gnl. Un'alternativa al gas russo attraverso Georgia e Mar Nero

Il governo ucraino ha approvato un protocollo di cooperazione con l'Azerbaigian per la fornitura all'Ucraina di e gas naturale liquefatto (Gnl). Il servizio stampa del governo di Kiev ha sottolineato oggi che «La messa in opera del protocollo permetterà di accelerare la realizzazione di progetti miranti a diversificare l'approvvigionamento in gas naturale, contribuendo in questo modo ad una maggiore sicurezza energetica del Paese».

Con l'accordo con l'Azerbaigian l'Ucraina conta di affrancarsi almeno in parte dalla sua totale dipendenza dalle forniture di gas russo.
Entro il 2015 Kiev dovrebbe costruire sulle rive del Mar Nero un terminal per le gasiere con a bordo il Gnl azero. Il progetto del terminal - molto simili ai progetti di rigassificatori che si stanno costruendo in Italia - con una capacità di 10 miliardi di metri cubi, dovrebbe costare almeno 2,5 miliardi di dollari.

Secondo il ministro dell'energia e del carbone dell'Ucraina, Iuri Boiko, «Kiev e Baku hanno concordato che l'Azerbaigian alimenterà il futuro terminale fino ad un livello di 5 miliardi di metri cubi di Gnl all'anno».

Gli altri 5 miliardi potrebbero venire dalla Russia, ma l'apertura agli azeri è una porta dalla quale potrebbero entrare anche altri Stati dell'ex Urss che si affacciano sul Mar Caspio, che troverebbero così una nuova strada anche verso l'Unione europea.

Il 14 settembre 2010 a Baku i presidenti azero e georgiano, Ilham Aliev e Mikhail Saakachvili, e i premier di Romania e Ungheria, Trajan Basescu e Viktor Orban (4 personalità non proprio nelle simpatie di Mosca) avevano firmato una dichiarazione a favore di un progetto di fornitura di Gnl azero all'Ue chiamato Interconnessione Azerbaigian-Georgia-Romania (Agri) che prevede che il gas azero arrivi attraverso le tubazioni esistenti fino alla costa georgiana, per poi essere inviato via mare con navi gasiere fino a Costanza, in Romania, dove sarà venduto ai 3 Paesi Ue dell'Europa orientale.

Probabilmente si tratta dello stesso percorso che dovrà fare il gas verso l'Ucraina, alleata della Russia che probabilmente non gradirà questo legame con la "nemica" Georgia.
Il progetto Agri prevede che la società statale azera del gas (Gnkar), la rumena Romgaz e l'impresa statale georgiana del gas e del petrolio detengano ognuna il 33% delle azioni.

Torna all'archivio