[22/07/2011] News toscana

Sic-Sir Calvana: il consiglio provinciale di Firenze approva la delibera per il Piano di gestione

Anche il lato fiorentino della Calvana avrà presto un Piano di gestione. Infatti il Consiglio provinciale ha approvato la delibera per la gestione di quest'area Sic (Sito di interesse comunitario) e Sir (Sito di importanza regionale) che riconosce nella provincia di Firenze l'ente deputato ad elaborare un Piano. La Calvana - hanno spiegato dall'amministrazione provinciale - è un sito di 4 mila 500 ettari, di cui quasi 2 mila ricadenti nel territorio della provincia di Firenze, mentre gli altri 2500 nella provincia di Prato, con altri due confini amministrativi nella parte fiorentina: il 90 per cento nel comune di Calenzano e una restante piccola parte nel comune di Barberino.

«E' un luogo molto, molto riconosciuto e riconoscibile, destinatario di un attaccamento molto importante, come ho avuto modo di constatare il 15 giugno scorso quando - ha sottolineato Marco Gamannossi assessore provinciale alla Pianificazione e alla Programmazione territoriale, ai Parchi e alle aree protette - ho presentato la proposta di piano di gestione in un'aula del Consiglio comunale di Calenzano piena di persone, di cittadini appassionati al tema, di imprenditori, di associazioni di categoria, di associazioni che vivono e che si interessano della Calvana a vari livelli e per vari temi, da quelli speleologici a quelli di natura culturale. Tutti questi soggetti li consideriamo alleati nella gestione e nella tutela della Calvana».

L'assessore ha ricordato come in Calvana natura e attività antropica convivono da secoli, ma non sono state nascoste le criticità del territorio, che sono molte. In primis la crisi della pastorizia, soprattutto ovina, gli incendi, le erosioni dei crinali dovute in special modo ad attività di fuoristrada e di motocross. Per quanto attiene il primo aspetto la Provincia ha già avanzato alcune proposte, come la conservazione e il recupero dei pascoli abbandonati, tramite, ad esempio, la definizione di piani pluriennali di miglioramento agricolo; la regolamentazione temporale e spaziale del pascolo; la realizzazione con modalità semplificate di strumenti e sistemi di prevenzione contro l'attacco dei predatori come i lupi; il ripristino delle pozze da abbeverata.

«La provincia di Prato ha già approvato nel 2007 il suo piano di gestione della Calvana - ha aggiunto Gamannossi - Per sanare la differenza temporale tra l'approvazione del piano per il versante pratese e quello fiorentino si è cercato di lavorare sin dal 2007 in totale armonia rispetto al piano di gestione pratese che su molte azioni addirittura è sovrapponibile rispetto a quello fiorentino. La provincia di Firenze punta a creare e rafforzare sempre di più una sinergia concreta tra indirizzo pubblico e privati che in quel territorio vivono, oltre che con le amministrazioni comunali interessate». Nell'ultimo periodo si è parlato molto di area vasta, di ottica metropolitana, di collaborazione tra province specialmente riferendosi alla Piana che da Firenze arriva a Pistoia. Il Piano di gestione dell'area protetta della Calvana che secondo logica dovrebbe  essere unico, è un banco di prova interessante per testare la collaborazione operativa sul territorio almeno tra le province di Firenze e Prato.  

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