[20/07/2011] News

Nuova direttiva Ue: meno sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche. Esclusi i pannelli solari

E' entrata in vigore oggi la nuova regolamentazione "Sulla restrizione dell'uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche"  che vieta l'utilizzo di metalli pesanti e di altre sostanze pericolose e lo estende a un numero ancora più elevato di prodotti. La commissione europea spiega che «la nuova normativa migliorerà il livello di sicurezza di prodotti elettronici come termostati, dispositivi medici e quadri comandi, oltre ad impedire il rilascio di sostanze pericolose nell'ambiente. Gli Stati membri disporranno di 18 mesi per recepire le nuove norme.

La nuova normativa si presenta sotto forma di revisione della direttiva RoHS sulla restrizione dell'uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche e manterrà il divieto dell'uso di piombo, mercurio, cadmio, cromo esavalente, dei ritardanti di fiamma bifenili polibromurati (PBB) e dell'etere di difenile polibromurato (Pbde). La revisione della direttiva è stata avviata nel 2008. L'accordo tra il Parlamento europeo e il Consiglio è stato raggiunto nel 2010, mentre il nuovo testo è stato adottato nel giugno 2011. Gli Stati membri disporranno di 18 mesi per il recepimento. Fino ad allora rimarrà in vigore la direttiva RoHS.

La direttiva 2002/95/CE sulla restrizione dell'uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche (RoHS I) è entrata in vigore il 13 febbraio 2003. Fissa i  valori limite per piombo, mercurio, cadmio, cromo esavalente, bifenili polibromurati o etere di difenile polibromurato in determinati tipi di apparecchiature elettriche ed elettroniche. La direttiva va costantemente aggiornata. La Commissione però rivendica la sua efficacia: «Ha evitato che migliaia di tonnellate di sostanze vietate fossero smaltite e potenzialmente rilasciate nell'ambiente, comportando notevoli cambiamenti nella progettazione dei prodotti sia all'interno dell'Unione europea, sia a livello mondiale e fungendo da modello per normative analoghe al di fuori dello Spazio economico europeo. La precedente direttiva RoHS contemplava già varie categorie di apparecchiature elettriche ed elettroniche, tra cui gli elettrodomestici, gli apparecchi informatici e di consumo, che saranno ora estese a tutte le apparecchiature elettroniche, ai cavi e ai pezzi di ricambio. Sarà ancora possibile la concessione di deroghe nei casi in cui non sono disponibili alternative soddisfacenti. L'elenco delle sostanze vietate sarà rivisto regolarmente».

La nuova direttiva si basa sui seguenti elementi fondamentali: Estensione graduale delle norme a tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE), ai cavi e ai pezzi di ricambio, ai fini di una completa conformità entro il 2019; Un primo riesame dell'elenco delle sostanze vietate da svolgere entro luglio 2014 e da ripetere a intervalli periodici; Regole più chiare e trasparenti per la concessione di deroghe a una determinata sostanza vietata; un maggiore allineamento al regolamento Reach concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche; una formulazione univoca delle definizioni importanti nonché la marcatura CE, che indica la conformità alle normative europee relative ai prodotti elettronici, a loro volta in linea con la direttiva RoHS.

Il commissario europeo all'ambiente, Janez Potočnik, ha sottolineato che «esporre esseri umani o il nostro ambiente a sostanze pericolose non è accettabile in presenza di soluzioni alternative. Tutti noi entriamo in contatto quotidianamente con numerosi prodotti. La nuova normativa ne aumenterà ulteriormente il necessario livello di sicurezza, riducendo i rischi cui sono esposti i consumatori, tutelandone la salute e proteggendo l'ambiente, oltre a migliorare le modalità di applicazione di tali norme a livello nazionale».

La Commissione Ue avverte che «considerata la notevole estensione dell'ambito di applicazione della direttiva RoHS, la nuova direttiva prevede periodi di transizione che si estendono fino a 8 anni per i nuovi prodotti interessati dalle norme. I pannelli fotovoltaici sono stati esclusi dal campo di applicazione della nuova direttiva al fine di aiutare l'Ue a raggiungere i propri obiettivi in materia di energie rinnovabili e di efficienza energetica. L'applicazione e la conformità sono aspetti importanti delle nuove norme, che prevedono un meccanismo che faciliti le relative attività di vigilanza da parte della Commissione. La Commissione si sta adoperando per garantire una fase di transizione armoniosa tra la "vecchia" e la "nuova" direttiva RoHS. Al fine di aiutare i fabbricanti ad adeguarsi alle nuove condizioni, si provvederà ad aggiornare il vademecum con le domande più frequenti sulla direttiva RoHS prima del termine ultimo per il recepimento negli Stati membri. In vista di una loro inclusione nella direttiva, la Commissione riesaminerà gli articoli interessati dalla variazione nel campo di applicazione tra la vecchia e la nuova direttiva che non sono ancora stati oggetto di una valutazione d'impatto».

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