[19/07/2011] News

Record di incendi boschivi a Cuba: 695 nei primi 5 mesi del 2011

Colpa della siccitā e de La Niņa

Secondo il Cuerpo de Guardabosques de Cuba, « Durante il passato periodo critico per gli incendi forestali, compreso tra i mesi di febbraio e maggio, ci sono stati 695 sinistri». E' la cifra più alta di incendi boschivi registrata a Cuba dal 1991.

Nei primi 5 mesi del 2011 gli incendi hanno devastato oltre 20.000 ettari di foreste cubane, soprattutto a causa di una siccità aggravate dalla mancanza di piogge associate al  fenomeno climatico de La Niña. Il 55% degli incendi sono scoppiati nella provincia occidentale di  Pinar del Rio, in quelle orientali di Camaguey ed Holguin  e nel municipio especial dell'Isla de la Juventud. Un'altra provincia molto colpita è quella di Matanzas. La maggioranza degli incendi della vegetazione di palude sono avvenuti a Mayabeque, Matanzas, Artemisa e Ciego de Ávila.

Il Cuerpo de Guardabosques  sottolinea che «Le azioni umane hanno dato origine al  90% di questi eventi, soprattutto la negligenza delle persone, soprattutto escursionisti e fumatori. Hanno inciso anche i fuochi accesi per fini differenti, così come il transito di veicoli e macchine agricole senza parascintille nelle aree boschive». Secondo le stime ancora provvisorie le perdite economiche dovute agli incendi ammonterebbero a circa 22 miliones di pesos e a 16.000 in "moneda libremente convertible", ma la cifra non contabilizza i danni maggiori degli incendi cubani: quelli all'ambiente ed alla salute umana.

il Cuerpo de Guardabosques de Cuba mette in relazione l'aumento degli incendi con il cambiamento climatico in corso nell'isola che sta prolungando la normale stagione secca: «Sebbene marzo ed aprile continuino ad essere i mesi con maggiore incidenza durante il periodo critico, prosegue verso l'alto la tendenza ad aumentare in gennaio e maggio, dovuta all'esistenza di condizioni meteorologiche favorevoli».

A Cuba le aree forestali coprono il 26,2% del territorio, un risultato che Gisela Alonso Domínguez, presidente dell'agenzia Ambientale dell'isola, attribuisce al «Risultato di una politica nazionale di sviluppo sostenibile. Quasi la metà di queste aree forestali sono per la protezione della natura, il 31% sono legate alla produzione di legname e il  21,7% per la conservazione».

In occasione della Convenzione internazionale per la protezione dell'ambiente e sviluppo che si è tenuta a L'Avana, la Alonso Domínguez ha affermato che «La crescita graduale delle aree boschive dell'isola è fondamentalmente in risposta alla realizzazione di un programma nazionale per il rimboschimento e l'uso razionale del suolo. Al trionfo della Rivoluzione nel 1959, appena il 14% della superficie terrestre di Cuba era coperta da foreste, dominava la produzione agricola estensiva, le acque del Paese. Secondo le statistiche le montagne e la vegetazione erano  caratterizzate dal degrado e le acque di scarico non erano trattate».

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