[19/07/2011] News

Foreste, un bel “pozzo”

Le foreste stanno reagendo all'aumento di anidride carbonica in atmosfera. E nel decennio compreso tra il 2000 e il 2009 hanno sottratto dall'atmosfera 1,20 miliardi di tonnellate del carbonio di origine antropica. Poiché nel decennio precedente (1990-1999) le foreste hanno sottratto in media 1,04 miliardi di tonnellate di carbonio ogni anno all'atmosfera, la capacità di assorbire il gas serra è aumentata di oltre il 15%.

Questi dati - che sono stati pubblicati nei giorni scorsi sulla rivista Science da Yude Pan e da un folto gruppo di suoi collaboratori che fanno capo al Servizio Foreste del Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti - costituiscono un'autorevole conferma di quanto si sapeva: le foreste sono uno dei "pozzi" principali di anidride carbonica capaci di assorbire una parte rilevante del carbonio immesso dall'uomo in atmosfera. Ma hanno il pregio di fornire una nuova stima quantitativa. Che proviamo a riassumere. Ormai le emissioni antropiche di carbonio ammontano, in un anno, a 8,7 miliardi di tonnellate. Al netto, ne restano in atmosfera 4,1 miliardi. Mentre ne vengono assorbite da grandi "pozzi" collocati negli oceani o in terraferma 4,6 miliardi. Ebbene, le foreste, da sole assorbono il 26% del carbonio di origine antropica sequestrato e il 14% dell'intero ammontare di carbonio prodotto dall'uomo.

I dati corroborano anche una previsione. In un'atmosfera più ricca di carbonio, le foreste reagiscono "crescendo di più". Ecco perché la quantità di carbonio sequestrata nel primo decennio del XXI secolo è stata nettamente maggiore di quella sequestrata nel decennio precedente. Le foreste, soprattutto quelle tropicali, costituiscono un potente feedback negativo, che si oppone al cambiamento del clima. La rigenerazione delle foreste ha assorbito nel primo decennio del nostro secolo, in media, 1,72 miliardi di tonnellate di carbonio per anno (contro gli 1,57 dell'ultimo decennio del XX secolo). Purtroppo questa capacità è stata fortemente minata dalla deforestazione, che ai tropici ha liberato in media ogni anno 1,10 miliardi di tonnellate di C. Questo carbonio si aggiunge alle normali emissioni delle foreste tropicali mature (emissioni pari a 2,82 miliardi di tonnellate di carbonio(annuo).

La deforestazione comunque è in rallentamento. Ma se l'abbattimento netto cessasse del tutto, la sole foreste tropicali potrebbero sottrarre all'atmosfera quasi un terzo del carbonio prodotto dall'uomo.

L'articolo di Yude Pan e dei suoi colleghi è utile anche perché contiene un budget aggiornato del ciclo del carbonio di origine antropica. Nel primo decennio del XXI secolo, come abbiamo detto, l'umanità ha generato 8,7 miliardi di tonnellate di carbonio/anno. Nel decennio precedente le emissioni erano state pari a 8,0 miliardi di tonnellate/anno. Dunque si è verificato un aumento di quasi il 9%. Frutto però di un massiccio aumento delle emissioni da fonti fossili (passate da 6,5 a 7,7 miliardi di tonnellate di carbonio/anno;  +17%) attenuato da una diminuzione delle emissioni dovute proprio alla deforestazione (passate da 1,5 a 1,1 miliardi di tonnellate/anno; - 27%).

Gli oceani, nell'ultimo decennio considerato, hanno assorbito 2,3 miliardi di tonnellate di carbonio/anno (in aumento di 0,1 miliardi rispetto al decennio precedente). Anche gli ecosistemi terrestri hanno assorbito 2,3 miliardi di tonnellate di carbonio per anno (in diminuzione di 0,2 miliardi rispetto al decennio precedente): in totale degli 8,7 miliardi emessi dall'uomo ne vengono sequestrati 4,6 miliardi. La differenza, ben 4,1 miliardi di tonnellate, ogni anno, va ad aggiungersi al carbonio già presente in atmosfera.

In pratica il "sistema Terra" riesce ad assorbire il 53% delle emissioni antropiche di carbonio. Il restante 47% contribuisce ai cambiamenti del clima.

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