[18/07/2011] News

Africa: solo una decina di cittą ha vere e proprie discariche "tecniche"

Il segretario esecutivo dell'Institut africain de gestion urbaine (Iagu), Oumar Cissé ha dichiarato durante una visita a Keur Massar, nella banlieue di Dakar, capitale del Senegal, che «solo una decina di città dell'Africa dispongono centri di interramento "tecnici" dei rifiuti solidi urbani». Nel continente la regola è scaricarli.

Secondo l'Agence de presse sénégalaise (Aps), l'incontro di Dakar rientra nel procedimento di chiusura della discarica di rifiuti di Meubeuss (nella foto), che sorge ne territorio al confine dei communes d'arrondissement di Malika e Keur Massar, nel dipartimento di Pikine. La discarica, un vero e proprio inferno in terra, riceve ogni giorno circa 1.300 tonnellate di spazzatura di Dakar, almeno 475mila tonnellate di rifiuti all'anno. A Keur Massar vive una comunità di "récupérateurs" composta da uomini, donne e bambini che vivono nella e della spazzatura, che hanno realizzato l'Association Bokk Diom des récupérateurs et recycleurs de Mbeubeuss. che ha umanizzato l'inferno, creando all'interno dell'area della discarica un vero e proprio paese, con strutture e un centro sanitario.

A differenza di altre gigantesche discariche selvagge nelle periferie delle metropoli africane, la discarica di Mbeubeuss procura ai "récupérateurs" guadagni tra i 250mila ed i 300mila franchi Cfa dal commercio dei materiali recuperati, non poco in un Paese dove il salario minimo è di 35mila franchi Cfa e dove un insegnante guadagna circa 100mila franchi Cfa, ma i problemi di salute e la mancanza di prospettive future per i bambini dei "récupérateurs" di Mbeubeuss sono sempre più evidenti.  Per questo si stanno cercando soluzioni per realizzare discariche moderne e un sistema di recupero e riciclo a monte.

L'Iagu è una Ong internazionale, creata nel 1987, specializzata i ricerca e sviluppo, l'assistenza tecnica, la formazione professionale e l'informazione, con sede principale proprio a Dakar.

L'Iagu appoggia le municipalità e le autorità delle città dell'Africa occidentale e centrale a rafforzare le loro capacità pianificatorie e gestionali per migliorare la governance locale. L'istituto vuole anche «promuovere una gestione sostenibile dell'ambiente e lottare contro la povertà».

Secondo Cissé «tutto quello che la mia Ong intraprende è utile per il Senegal, ma anche per l'Africa. Ed è a questo livello che c'è un potenziale di innovazione straordinario. Ed una delle fonti di innovazione maggiore di innovazioni è la gestione dei centri di trasferimento e cernita. Potremo mobilitare e capitalizzare tutto quel che abbiamo e condurre delle ricerche, dei partenariati... Speriamo di continuare a produrre delle conoscenze che potranno essere interessanti per tutta l'Africa».

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