[15/07/2011] News

Virtuosismi comunali cercansi…

Altro che Città vivibili: quella decisa da Tremonti sarà la madre di tutte le classifiche! La manovra economica che stasera (è venerdì!) sarà approvata in via definitiva alla Camera porta con sé i 9 parametri per individuare e "certificare" i Comuni "virtuosi", cioè quelle amministrazioni che già rispettose nell'ultimo triennio del patto di stabilità saranno di fatto escluse - ottemperando a tutti e nove i criteri appunto di cui uno è proprio aver rispettato il patto di stabilità nel 2012 - dalla manovra dal 2013. L'esame delle 9 forche caudine passa attraverso queste voci: spesa storica; rispetto patto di stabilità; incidenza spesa personale; quadro finanziario (attenzione ai derivati!); equilibrio tra entrate e uscite;  tasso di copertura del costo dei servizi a domanda individuale;  lotta all'elusione e all'evasione, rapporto tra entrate riscosse ed accertate, piani di liberalizzazione delle società partecipate. Ma poiché la manovra si basa sulla somma zero , cioè non potrà produrre sconti complessivi agli enti locali, i benefici per i "promossi" saranno tutti pagati dai "bocciati", che vedranno sommarsi gli oneri della nuova manovra alla coda della vecchia.

Diventa quindi centrale recuperare subito risorse economiche: ma se gli immobili sono già stati venduti o piazzati nell'ultimo triennio per far fronte a quel 30% tagliato dal 2009 ad oggi, non rimangono che le società che erogano servizi pubblici locali. Già, proprio quelle società - tramite l'acqua - interessate dal referendum. Accorpare in holding le strategiche e vendere le altre? E come definire le strategiche? Acqua (questo settore è certo, a meno che il risultato referendario non sia cancellato per legge, cosa da non escludere a questo punto) -trasporti-rifiuti? Ma un comune virtuoso potrà implementare il privato o no? E lo stesso potrà fare un comune non virtuoso? E le aggregazioni di soggetti industriali a livello di ambito  territoriale saranno possibili solo tra virtuosi? La vischiosità della materia e il limite molto labile del livello di competenza tra Stato e Regioni non renderà facile a chi deciderà premi e sanzioni. L'importante è non buttare sul mercato nel giro di pochi giorni tutte le centrali del latte italiane....

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