[14/07/2011] News toscana

Ente irriguo umbro-toscano: Rossi e Marini chiedono finanziamenti al ministero

Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e quello dell'Umbria Catiuscia Marini hanno scritto una lettera al ministro per le politiche agricole e forestali Saverio Romano chiedendo chiarimenti in merito all'Ente irriguo umbro-toscano.

L'Ente oggi commissariato dopo la decisione di governo e parlamento di scioglierlo entro il 6 novembre, ha bisogno di un nuovo assetto giuridico e le regioni hanno avanzato la loro proposta: «Le Regioni Umbria e Toscana durante l'incontro dell' 8 luglio scorso, che si è tenuto a Roma alla presenza del commissario dell'ente, Giuseppe Serino, si sono dichiarate fortemente intenzionate a proseguire congiuntamente il percorso legislativo per la costituzione di un nuovo soggetto giuridico che subentrerà nelle funzioni attualmente facenti capo all'Ente irriguo Umbro Toscano - hanno scritto i due presidenti - Il nuovo soggetto avrà la natura di ente pubblico economico e nello statuto sarà prevista la partecipazione nel consiglio di amministrazione di un rappresentante del ministero delle politiche agricole e forestali e nel collegio sindacale di un rappresentante del ministero dell'economia».

Su questo punto ci potrebbe essere condivisione con il ministero, il problema è individuare chi mette le risorse economiche per la gestione di beni che rimangono comunque del demanio statale come ad esempio la diga di Montedoglio in Toscana o quella del Chiascio in Umbria: «Considerato che il costituendo ente subentrerà nella gestione di beni che appartengono al demanio statale, le Regioni ritengono indispensabile - hanno continuato i due presidenti - un impegno del ministero per continuare a fare fronte, tramite il piano irriguo nazionale o altri atti generali di programmazione, alle spese per la straordinaria manutenzione e per il completamento delle opere oggetto di concessione, in modo da garantire che il passaggio di funzioni da un ente di emanazione statale, qual è l'Ente irriguo umbro-toscano, ad uno costituito dalle Regioni, non pregiudichi la disponibilità di risorse finanziarie vitali per beni di rilevante interesse nazionale, quali la diga di Montedoglio e quella del Chiascio» hanno concluso Rossi e Marini.

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