[11/07/2011] News toscana

Beni culturali e ambientali: a Firenze una scuola di alta specializzazione?

Firenze potrebbe essere la sede di una scuola di alta specializzazione dei beni culturali e ambientali. La proposta è stata avanzata dal presidente della Fondazione Florens, Giovanni Gentile, durante la presentazione di un workshop, in programma da oggi fino a mercoledì, promosso dall'Università, la Fondazione Florens e la Cost (European Cooperation in Science and Technology), dal titolo "The safeguard of cultural heritage: a challenge from the past for the Europe of Tomorrow".

«Nel corso di Florens 2010 mi sono reso conto che c'era tanto materiale umano in città che non poteva disperdersi - ha dichiarato Gentile - C'è bisogno di una struttura, di un'organizzazione solida per creare una vera eccellenza. E Firenze è il luogo adatto. Ne ho parlato con il rettore che si è mostrato entusiasta. Ora dobbiamo affrontare i problemi pratici, quindi trovare risorse e una sede. Riuscire ad attenere finanziamenti dall'Unione europea sarebbe già un passo avanti».

Questa prospettiva, da verificare, potrebbe anche in qualche modo incrociarsi con le "ambizioni" del sindaco che vuole proporre Firenze come città della sostenibilità in cui tutela dell'immenso patrimonio storico artistico e innovazione vanno a braccetto garantendo sviluppo e al contempo miglioramento della qualità della vita. Del resto durante la prima rassegna dei beni culturali e ambientali tenuta lo scorso novembre a Firenze (Florens 2010 ebbe un ottimo successo) si è parlato anche di economia della cultura dimostrando le potenzialità del settore. Ogni 100 euro di incremento di Pil nel settore culturale si attivano 249 euro di Pil nel sistema economico, di cui 75 euro nell'industria. In termini di occupati, 2 unità di lavoro nel settore culturale generano 3 unità di lavoro nel sistema economico.

Tenendo presenti questi numeri durante la tre giorni del workshop in corso in questi giorni a Firenze, verranno messe a fuoco le diverse linee e i risultati di ricerca che toccano il tema dei beni culturali e ambientali, in ambito umanistico, tecnologico, delle scienze della natura e della società, con l'obiettivo di proporre il loro inserimento nel prossimo programma quadro della Commissione europea, lo strumento principale con cui l'Unione finanzia la ricerca dei Paesi membri.

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