[06/07/2011] News

Sud Africa: arriva il test del dna per contrastare la criminalità organizzata che fa strage di rinoceronti

Si fa sempre più aspra la lotta al bracconaggio che sta provocando una strage di rinoceronti in Sud Africa. Nei primi sei mesi dell'anno sono stati 193 i rinoceronti uccisi, informano dal Wwf, con un trend che se prosegue in questa misura potrebbe avvicinare o superare le cifre del 2010, quando si sono contati 333 rinoceronti abbattuti. L'area più colpita è quella del Kruger National Park (già 126 rinoceronti uccisi), ma i bracconieri che vogliono fare incetta di corni di rinoceronte da destinare al mercato asiatico della medicina tradizionale agiscono su tutto il paese.

Per contrastare il crimine organizzato, perché di questo si tratta considerato i mezzi che hanno a disposizione i bracconieri (si muovono con elicotteri e utilizzano armi automatiche di precisione), ci vogliono mezzi adeguati. Qualche risultato è stato ottenuto, considerando che nel 2011 sono già 123 le persone arrestate (di cui sei condannate), ma ora le autorità sudafricane hanno deciso di alzare il livello del confronto intensificando la loro azione in tutte le aree protette, avvalendosi anche di mezzi scientifici sofisticati per la lotta a questi criminali. 

A tal fine i guardiani dei parchi nazionali sono stati dotati di kit per il test del Dna che servirà per mettere in collegamento i corni trovati in possesso di bracconieri con i corpi di rinoceronti rinvenuti in una determinata zona, e individuare quindi scientificamente il colpevole dell'atto di bracconaggio. «La misura in questione è la più efficace per combattere questo tipo di reato, e sarà presto adottata anche da alcuni Paesi confinanti», ha dichiarato il numero uno dei Parchi nazionali sudafricani, David Mabunda, convinto che il provvedimento darà buoni risultati già nel breve periodo. 

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