[05/07/2011] News toscana

Provincia di Lucca: due "tavoli" per risolvere il problema del lavarone

In provincia di Lucca sono stati istituti due tavoli, uno tecnico e uno politico, per tentare di risolvere in via preventiva il problema del "lavarone",  la componente legnosa e vegetale del materiale spiaggiato che arriva dal mare e attraverso le acque interne.

«Grazie anche all'impegno della Regione e su sollecitazione, in primis, del comune di Pietrasanta, abbiamo cercato una risposta concreta al fenomeno del materiale spiaggiato, sia nel periodo invernale sia in quello estivo- ha informato la vicepresidente della provincia, Maura Cavallaro (Nella foto), titolare della delega all'ambiente - I due tavoli avranno il compito di studiare il problema da tutti i punti di vista, in modo da poter individuare soluzioni anche alternative».

Domani inizieranno i lavori del  tavolo tecnico con una riunione a Palazzo Ducale dove sono convocati i rappresentanti della Regione Toscana, la provincia, i comuni, il Consorzio di bonifica, le associazioni balneari della Versilia e la Capitaneria di Porto di Viareggio.  Gli obiettivi che si pone questo gruppo di lavoro sono: "l'approfondimento e la conoscenza del fenomeno, a partire dalla composizione del materiale spiaggiato; la definizione della corretta procedura di raccolta che garantisca la sicurezza di turisti e imbarcazioni; la realizzazione di un'area per lo stoccaggio del materiale, con le attrezzature necessarie e in alternativa alla lavorazione in spiaggia; l'individuazione di parametri per la distinzione di un evento ordinario da uno straordinario e di emergenza".

Aggiungiamo la possibilità di riutilizzare almeno parte di questo materiale per il ripascimento delle spiagge minacciate da progressivi processi erosivi, considerato che alcune proposte erano emerse anche negli anni passati. Il tavolo politico, coordinato dalla provincia, ha il compito invece di evidenziare la complessità del fenomeno che produce effetti negativi su vari ambiti, quali il turismo, l'ambiente, la sanità, la protezione civile, le attività produttive e come  principale obiettivo l'individuazione di fondi per sostenere interventi mirati sia alla prevenzione, sia alla realizzazione delle infrastrutture necessarie per la gestione del fenomeno. «La strada individuata per trovare delle soluzioni concrete al lavarone evidenzia, innanzi tutto, come questo sia un problema che non riguarda solo i comuni rivieraschi, ma tutti gli enti coinvolti e dimostra come l'unione delle forze sia la base di una soluzione che mette al centro non più l'emergenza, ma la prevenzione» ha concluso Cavallaro.

Torna all'archivio