[05/07/2011] News

Epidemia E. Coli: gli imputati ora sono i semi di fieno greco importati dall'Egitto

Ancora oggi non è stata identificata definitivamente l'origine dell'epidemia provocata dal batterio E. Coli (0104:H4) modificato, che nello scorso maggio ha causato una cinquantina di vittime soprattutto nel nord della Germania e mandato in fibrillazione tutta Europa mettendo in ginocchio intere produzioni ortofrutticole (anche nel nostro Paese).

Le ultime notizie fornite dalla task force dell'Efsa, l'autorità Ue per la sicurezza alimentare, che ha coordinato le indagini per capire quale sia stato l' "innesco" dell'epidemia mortale su mandato della Commissione di Bruxelles, indicano come imputati i semi di fieno greco importati dall'Egitto come veicoli dell'infezione. Ma si parla ancora di "causa più probabile" quindi ancora nessuna certezza. E visto quanto è successo nei mesi scorsi con accuse indirizzate ora verso un alimento (i primi sono stati i cetrioli spagnoli) ora verso un altro, la prudenza è d'obbligo. I semi utilizzati per la coltivazione di germogli che vengono consumati soprattutto crudi nell'alimentazione naturale, sono comunque ora i maggiori indiziati e secondo l'Efsa non è escluso che altri lotti di semi importati negli ultimi due anni dall'Egitto possano essere ancora pericolosi.

Per questo, l'autorità raccomanda alla Commissione europea di fare tutti gli sforzi per prevenire qualsiasi ulteriore esposizione dei consumatori ai semi sospetti «inoltre, si invitano i cittadini a non coltivare germogli per il proprio consumo e a non mangiarne senza averli cotti». Ad oggi il numero totale di casi rilevati nell'Unione europea, più Norvegia e Svizzera, è di 4.178.

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