[30/06/2011] News

Consultazione Ue sul miglioramento delle politiche per la qualità dell'aria

Secondo la Commissione europea «se si considera che il 49 per cento degli europei vive in aree dove gli obiettivi di qualità dell'aria dell'Ue non sono stati ancora raggiunti, l'inquinamento atmosferico costituisce una delle principali preoccupazioni in materia di ambiente che i cittadini dell'Ue devono affrontare». Per questo «nell'ambito di un riesame globale delle politiche dell'Ue sulla qualità dell'aria diretto a stabilire nuovi obiettivi di lungo termine oltre l'orizzonte del 2020», la Commissione ha avviato oggi una consultazione pubblica sulla sua attuale politica in materia.

La politica dell'Ue sulla qualità dell'aria, soprattutto se paragonata a quelle delle altre potenze economiche mondiali, rappresenta uno dei successi della sua politica ambientale. Secondo la 'Relazione sullo stato dell'ambiente' pubblicata dall'Agenzia europea dell'ambiente «nel corso degli ultimi 20 anni vi è stata una diminuzione delle emissioni provenienti da tutti i principali inquinanti atmosferici. Le emissioni provenienti da determinati inquinanti sono diminuite notevolmente, ad esempio le emissioni di piombo si sono ridotte di circa il 90 per cento. La legislazione Ue sulle emissioni industriali, le emissioni degli autoveicoli e la qualità dei carburanti ha svolto un ruolo importante a questo riguardo».

Nonostante tutto questo, la Commissione europea sottolinea che «la qualità dell'aria nell'Ue, tuttavia, non ha ancora raggiunto gli obiettivi fissati dal 6° programma di azione ambientale, con il quale l'Ue ha deciso di «pervenire a una qualità ambientale tale da non dar adito a conseguenze o a rischi significativi per la salute umana». Nel 2008 il 45 per cento della popolazione dell'Ue viveva ancora in zone che superavano i valori limite di particolato (PM10), il 49 per cento in zone che superavano il valore limite per NO2 e il 46 in zone che superavano il valore obiettivo per la protezione della salute umana per O3. Inoltre tra il 20 e il 30 per cento della popolazione urbana è esposto ad una serie di superamenti di soglie».

Il recente Eurobarometro sull' "Atteggiamento dei cittadini europei nei confronti dell'ambiente" rivela che «il 36 per cento dei cittadini indica nell'inquinamento atmosferico una delle cinque principali preoccupazioni ambientali, mentre il 40 cita l'inquinamento nei centri urbani come il primo problema ambientale che viene in mente».

«Se guardiamo ai risultati ottenuti dall'Europa nel miglioramento della qualità dell'aria - dice il commissario europeo all'ambiente, Janez Potočnik - possiamo esserne orgogliosi. Tuttavia di fronte ai 500mila casi di decessi prematuri dovuti all'elevato livello di inquinamento atmosferico provocato da particolato, vi è chiaramente ancora molto lavoro da svolgere. Dobbiamo avviare subito una discussione sulla prossima generazione di obiettivi di qualità dell'aria».

In una nota la Commissione spiega che «nel corso dei prossimi tre mesi verranno sollecitati pareri sui punti di forza e di debolezza esistenti nell'attuale quadro legislativo e sui progressi compiuti nella sua attuazione. Questa consultazione attraverso internet rientra in un più ampio processo di riflessione che dovrà fornire elementi per un riesame da concludere entro il 2013».

La consultazione pubblica invita tutte le parti interessate a condividere il proprio punto di vista sul miglior modo per migliorare la legislazione dell'Ue in materia di qualità dell'aria. Essa è suddivisa in due parti: un breve questionario per il grande pubblico e una sezione più articolata riservata ad esperti e operatori di amministrazioni nazionali, enti locali o regionali, ricercatori, imprese, stakeholder, soggetti responsabili in campo sanitario, ambientale e altri gruppi coinvolti nell'attuazione della legislazione dell'Ue in materia di qualità dell'aria.

Si tratta dell'inizio di un ampio processo di consultazione già annunciato nel gennaio 2011 e la Commissione proseguirà il suo lavoro di preparazione e procederà ad un'altra tornata di consultazioni pubbliche prima di presentare le proprie idee sul futuro della politica dell'Ue in materia di qualità dell'aria entro il 2013.

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