[30/06/2011] News

Non c'è pace a Fukushima: difettose le valvole francesi per decontaminare l'acqua radioattiva

Forte terremoto colpisce la prefettura di Nagano

Mentre nella centrale di  Fukushima Daiichi la situazione, invece di migliorare, sembra sempre più confusa,  un  forte terremoto ha colpito la città di  Matsumoto, nella prefettura di Nagano, nel Giappone centrale. Stamani, alle 8.16 ora del Giappone , in città il  sisma ha colpito con una magnitudo  5-plus della scala sismica giapponese, che va da zero a 7, mentre in altre aree della prefettura si sono registrate scosse tra i  3 e i 4 gradi.  L'Agenzia meteorologica del Giappone ha detto che il terremoto è stato di magnitudo 5.4, e che l'epicentro è localizzato a 4 chilometri sotto la superficie terrestre. Nell'area si stanno registrano scosse di assestamento di magnitudo tra 2 e 3. L'Agenzia sta invitando gli abitanti di Matsumoto e della prefettura di Nagano a prepararsi a potenti scosse di assestamento durante la prossima settimana. Il terremoto ha ferito 9 persone, 2 delle quali in modo grave. I  treni locali sono stati parzialmente sospesi e alcuni treni da e per Tokyo e Nagoya sono stati cancellati.

E' in questo quadro di continue scosse di terremoto, alle quali si aggiunge un nuovo picco del l'eruzione del vulcano Shinmoe, in atto da gennaio nel sud-ovest del Paese, a cavallo delle prefetture di Kagoshima e Miyazaki, che il Giappone è in piena crisi nucleare, sia politica che tecnica.

A Fukushima Daiichi la Tokyo Electric Power Company (Tepco) è di nuovo nei guai con l'impianto di decontaminazione dell'acqua altamente radioattiva che ha invaso gli edifici dei reattori nucleari e ha rivisto per l'ennesima volta i suoi piani, rilasciando una stima della quantità di acqua altamente radioattiva che prevede di decontaminare nei prossimi 3 mesi: circa  34.000 tonnellate. A questo punto, presso l'impianto sono accumulate 120.000 tonnellate di acqua altamente radioattiva.

La Tepco il 27 giugno aveva iniziato ad utilizzare le acque reflue decontaminate come liquido di raffreddamento, facendole ricircolare nei reattori danneggiati. Ma la procedura è stata interrotta due volte a causa di perdite dalle tubazioni realizzate con sistemi made in Usa e France.

Ieri i "liquidatori" della Tepco  hanno ancora una volta sospeso temporaneamente il sistema, dopo aver rilevato una perdita in un serbatoio per l'acqua decontaminata. Il funzionamento del sistema di decontaminazione/raffreddamento è la chiave per stabilizzare i reattori e per ridurre la quantità di acqua contaminata nell'impianto nucleare.  La stima della Tepco di quanta acqua potrà essere filtrata nei prossimi 3 mesi si basa sul presupposto che la nuova configurazione del sistema funzionerà al 90%  della capacità, una percentuale altissima, se si pensa che attualmente il sistema è operativo solo al 55%.

L'ultimo incidente è stato causato addirittura da una valvola regolata male: mercoledi, verso le 7,00 ora del Giappone, la Tepco ha dovuto spegnere il sistema di filtraggio dopo aver trovato acqua contaminata che stava traboccando da una radiation removal unit di fabbricazione francese. Dai successivi controlli, i cui risultati sono stati resi noti stamattina, si è scoperto che probabilmente la colpa del nuovo blocco è da attribuirsi ad una valvola montata male. Le operazioni di decontaminazione sono riprese due ore dopo.

Ma il problema non sono solo i reattori direttamente danneggiati dalle esplosioni di idrogeno avvenute dopo il terremoto/tsunami dell'11 marzo, anche all'interno dell'edificio del reattore 6, fermo per controlli di routine al momento del terremoto, il livello dell'acqua contaminata è in aumento.  

La Tepco prevede di iniziare oggi pomeriggio il trasferimento di acqua con bassi livelli di radioattività, attualmente stoccata in make-shift tanks, nella "megafloat", una gigantesca chiatta di acciaio che ha attraccato ad una banchina della centrale nucleare di Fukushima Daiichi. La Tepco punta a pompare circa 8.000 tonnellate di acqua contaminata nella "megafloat" in tre o quattro mesi. L'altra buona notizia è che sembrano esserci progressi nei lavori per stabilizzare le barre di combustibile esaurito. La Tepco ha annunciato oggi che  entro una settimana dovrebbe essere funzionante un nuovo sistema di raffreddamento per la piscina di stoccaggio del combustibile esaurito del reattore3.

Se la cosa funzionerà si aprirebbero prospettive migliori anche per mettere sotto controllo il combustibile esaurito degli altri reattori danneggiati. L'utility ha stabilizzato il raffreddamento provvisorio della piscina del reattore 2 ed il test-ruin del raffreddamento della piscina del reattore 3 è previsto per il 7 luglio. Ma la Tepco non ha avuto altrettanto successo con piscina combustibile esaurito del reattore 4, dove un' esplosione di idrogeno ha fortemente danneggiato le tubazioni dell'acqua.

Ieri i "liquidatori" sono riusciti a raggiungere per la prima volta dopo l'esplosione il quinto piano del reattore 4, per capire come fare ad installare le nuove tubazioni per il raffreddamento dell'impianto. La Teopco spera di riuscire ad installare tutti gli impianti di raffreddamento del combustibile esaurito entro la fine di luglio, ma intanto avverte che i problemi riscontati nel reattore4 potrebbero far saltare anche questa previsione.

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