[29/06/2011] News

Inspire: verso un'informazione ambientale armonizzata. L'Ue apre una consultazione sugli standard

Con "Infrastruttura per l'informazione territoriale in Europa" (Inspire) l'Ue sta creando «Uno standard comune per rendere l'informazione ambientale di facile e rapido accesso - dice oggi la Commissione europea - Ciò si tradurrà in evidenti benefici per i cittadini europei, che spazieranno dai servizi di emergenza ad un ambiente quotidiano più sano. Gli standard comuni aiuteranno a ridurre i costi e a migliorare le basi per i processi decisionali a tutti i livelli. In questo momento è in corso un sondaggio di opinioni sull'adeguatezza degli standard proposti».

L'avvio di questa consultazione coincide con la conferenza Inspire che è in corso ad Edimburgo, in Scozia, e che terminerà il primo luglio. Un evento che riunisce 700 rappresentanti dei governi e delle imprese per capie in che modo Inspire può contribuire agli obiettivi strategici dell'Ue per il 2020, nell'ambito del tema "Inspierd by 2020 - Un contributo ad una crescita intelligente, sostenibile e completa".

Alcuni studi hanno dimostrato che i benefici di Inspire sono sia economici che sociali: Inspire consente una valutazione d'impatto ambientale più rapida e meno costosa, e contemporaneamente crea nuove opportunità commerciali e sinergie tra le pubbliche amministrazioni.

La direttiva Inspire è entrata in vigore il 15 maggio 2007 e verrà attuata in varie fasi entro il 2019. Punta a «Creare un'infrastruttura per l'informazione territoriale che permetta lo scambio di informazioni territoriali tra le organizzazioni del settore pubblico e faciliti l'accesso pubblico alle informazioni territoriali in Europa».

Il commissario Ue all'ambiente, Janez Potočnik, ha spiegato che «Gli standard Inspire ci aiuteranno a migliorare l'ambiente. Maggiore è la nostra comprensione comune degli argomenti di cui si parla in Europa, migliore sarà il nostro lavoro comune a beneficio dell'ambiente. Spero che molti cittadini comunichino la propria opinione».

Secondo l'Ue «Organizzare un salvataggio di emergenza transfrontaliero, prevenire grossi danni ambientali o paragonare i consumi di energia degli edifici in diversi paesi diventerà presto più rapido e più facile grazie al miglioramento dello scambio di informazioni nell'Ue. Standard comuni contribuiranno ad aumentare la percentuale di successi nei casi in cui l'accesso a informazioni corrette è essenziale».

La Commissione fa l'esempio della prevenzione di gravi incidenti, come accaduto nel sud della Francia dove l'intervento dei vigili del fuoco è stato ritardato dalla mancanza di accesso a dati aggiornati e completi. Inspire svolgerà anche un ruolo importante nel valutare come i 27 Paesi Ue raggiungono gli obiettivi di riduzione dei consumi di energia, un dato che oggi ha un altissimo margine di errore che arriva fino al 20%.

Ad Inspire hanno lavorato centinaia di esperti per diversi anni «Per stabilire definizioni comuni in importanti settori come l'energia, il cambiamento climatico, la biodiversità, l'ambiente marino e la salute umana. Gli standard proposti sono adesso consultabili e testabili dal pubblico al fine di valutare la loro funzionalità in diverse discipline e nazioni».

Il commissario Ue per la ricerca, l'innovazione e lo sviluppo tecnologico, Máire Geoghegan-Quinn, che è anche responsabile del Centro comune di ricerca (Ccr) che si occupa del coordinamento tecnico di Inspire, è convinto che «Grazie a materiali e competenze messi a disposizione da parte di oltre 650 organizzazioni pubbliche e private e coordinate dal Ccr, Inspire costituisce una base di conoscenze dal potenziale altissimo. Gli standard comuni per i dati ambientali sono cruciali non solo per la politica ma anche per sostenere la ricerca scientifica e infine per introdurrei tecnologie comuni e sostenibili».

Una nota odierna dell'Ue spiega come avviene la consultazione pubblica: «Le specifiche dei dati che riguardano 25 argomenti tra i quali copertura del suolo, edifici, suolo, utilizzazione dei territori, energia, salute e sicurezza sono adesso disponibili per consultazioni pubbliche fino al 21 ottobre 2011. Ciò significa che ognuno potrà dire la sua sugli standard che armonizzeranno l'approccio dell'UE ai dati relativi a zone a rischio naturale, condizioni atmosferiche, caratteristiche geo-metereologiche, caratteristiche geo-oceanografiche, regioni marine, habitat e biotopi, distribuzione delle specie e risorse energetiche e minerali.
Una volta adottati, gli standard faciliteranno l'integrazione transfrontaliera e l'analisi dei dati ambientali, modellando e prevedendo attività in diversi settori».

La consultazione è aperta al seguente indirizzo:
http://ec.europa.eu/yourvoice/consultations/

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