[24/06/2011] News

Follie eco-scettiche: Lord Monckton chiama nazista il climate change adviser del governo australiano

Lord Monckton, un politico populista britannico, leader dell'euroscettico UK indipendent Party (Ukip), sta suscitato indignazione in Australia dopo che ha chiamato nazista Ross Garnaut, il capo dei consulenti del cambiamento climatico del governo laburista di Julia Gillard, dicendo che è semplicemente un fascista, come Hitler.

Intervenendo ad una conferenza a Los Angeles, Lord Monckton, un ardente climate change sceptic, ha affermato che Garnaut ha un punto di vista fascista. Durante il suo intervento Monckton  era davanti ad uno schermo sul quale veniva proiettata una svastica accanto ad una citazione del professor  Garnaut che diceva: «L'outsider della scienza climatica non ha altra scelta razionale che quella di accettare che, sulla bilancia delle probabilità, la scienza ufficiale si trova proprio nel punto più alto del cambiamento climatico non  mitigato». Niente di eccezionale o particolarmente "dittatoriale, ma secondo  Monckton «Questo è un punto di vista fascista. Questo è semplicemente accettare l'autorità senza fare domande. Heil Hitler, on we go».

Lord Monckton è stato anche consigliere della Thatcher al tempo del governo conservatore che distrusse lo stato sociale britannico e favorì in ogni modo le industrie ed è conosciuto per la sua ferrea convinzione che gli esseri umani non stanno danneggiando il clima. La sua invettiva ed il suo insulto a Garnaut  hanno fatto inorridire i laburisti australiani e messo in forte imbarazzo l'opposizione liberaldemocratica, che con le opinioni eco-scettiche non ha mai smesso di flirtare. Il primo ministro Julia Gillard, che sta cercando di portare a casa una carbon tax sui grandi inquinatori, si è limitata a definire «Grossolanamente inappropriate» le parole di Lord Monckton. Il ministro del cambiamento climatico, Greg Combet, ha detto che «Lord Monckton è un estremista che crede che il cambiamento climatico sia una cospirazione globale comunista».

I parlamentari laburisti hanno preso la palla al balzo ed hanno invitato il leader dell'opposizione conservatrice, Tony Abbott, che una volta ha dichiarato che  cambiamento climatico esiste "assolutamente", ad  annullare un discorso che dovrebbe tenere alla conferenza dell'Association Mining and Exploration Companies (Amec),  che si terrà a Perth la prossima settimana, alla quale dovrebbe partecipare anche Lord Monckton.  Abbott ha detto che parteciperà comunque al meeting dell'Amec ma ha ammesso che le parole di Lord Monckton sono state «Offensive e sopra le righe» e ha annunciato di non avere alcuna intenzione di incontrarlo. Malcolm Turnbull, il ministro ombra liberaldemocratico delle comunicazioni, è andato oltre ed ha definito il vice leader dell'Ukip  «Un artista del vaudeville professionale, che fa commenti incendiari per garantirsi la copertura delle sue idee stravaganti sulla stampa». L'accusato di nazismo, il professor Garnaut ha risposto che «Chi utilizza i simboli del nazismo, in questo modo si mette al di fuori dei confini di un discorso civile».

Nonostante tutte queste bordate e l'indignazione generale i bei tomi dell'Amec si sono rifiutati di revocare l'invito alla conferenza di Perth a Lord Monckton perché avrebbe chiesto scusa per le sue dichiarazioni.

Infatti, in un'intervista al The Daily Telegraph, il populista britannico ha adottato la solita tecnica del colpire l'avversario alle spalle e poi chiedere scusa che va molto di moda anche tra la destra italiana: «Ho scritto a Ross Garnaut che ritiro tutto senza riserve e che  chiedo scusa umilmente. Quello che ho detto riguardo alla sua opinione era extraparlamentare e non da uomo delle istituzioni».

Un portavoce dell'Amec, un'associazione che tizi come Garnaut li foraggia ogni giorno, ha detto: «Non siamo certo d'accordo con le sue opinioni, ma una vasta gamma di posizioni sul cambiamento climatico sarà rappresentata all'evento». Intanto però Il Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation (Csiro), l'agenzia scientifica di punta australiana,  ha ritirato la sua sponsorizzazione della conferenza mineraria proprio a causa della presenza di Lord Monckton.

I pensantissimi insulti di Monckton arrivavano in Australia proprio nel momento in cui il dibattito su come affrontare il cambiamento climatico sta diventando sempre più aspro. Il piano della Gillard di mettere un prezzo sul carbonio ha suscitato una furiosa opposizione dei liberal-conservatori e dei loro finanziatori del settore minerario, che dicono che la tassa sarà trasferito sulle spalle dei consumatori, con un aumento dei prezzi alimentari e del petrolio e con il trasferimento delle imprese e del lavoro all'estero.

Ma le minacciose accuse di Monckton  arrivano soprattutto dopo che all'inizio del mese i top climate scientists  che collaborano col governo sono stati costretti a spostare i loro uffici in un luogo sicuro dopo aver ricevuto minacce di morte per il loro lavoro sul global warming.

Garnaut osserva sconsolato che la natura dei discorsi intorno al cambiamento climatico sono diventati «Meno civili, più chiassosi e più ignoranti».

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