[24/06/2011] News toscana

Boom per la filiera corta del grano pisano

La filiera corta del grano da buoni frutti. Almeno in provincia di Pisa. Gli imprenditori agricoli pisani specializzati in produzione di cereali (grano duro, tenero e mais) hanno iniziato con la pasta e presto produrranno anche il primo pane pisano al 100%. Il mercato volubile dei cereali non dà certezze, quindi gli imprenditori pisani si sono organizzati, provando a percorrere nuove strade. Hanno destinato parte della produzione di grano duro di una quindicina di imprese per produrre spaghetti, fusilli, radiatori, farfalle ed altri formati di pasta.

Ad un anno di distanza i risultati sono più che soddisfacenti: 1000 quintali di pasta venduta e oltre 3 mila quintali di grano (circa 100 ettari) destinati alla produzione di pasta firmata dal Consorzio Agrario di Pisa. Gli agricoltori hanno la certezza di ricavare, per ogni quintale di grano, intorno ai 25-30 euro.

Coldiretti, ideatrice del progetto,  ha consentito alle imprese di «ottenere un prezzo stabile e svincolato dalle oscillazioni di un mercato che non possiamo controllare- ha spiegato Fabrizio Filippi, presidente provinciale Coldiretti - I produttori hanno garantito un prezzo medio equo in qualsiasi condizione di mercato. Ora le imprese sono più serene e si stanno avvicinando ad un nuovo e vincente modello produttivo».

Per ora il mercato per la vendita di pasta è ancora molto limitato e legato ai canali dei mercati di Campagna Amica e ai punti di vendita del Consorzio, ma le potenzialità ci sono e l'auspicio di Coldiretti è che il mercato possa espandersi.

 «Il progetto funziona - ha ribadito Ulisse Stefanucci, presidente del Consorzio Agrario di Pisa - la gente ha capito cosa c'è dentro ogni confezione. Non c'è solo grano duro pisano ma il desiderio di un prodotto di qualità e conveniente. Risponde esattamente alle esigenze del consumatore».

Il grano è prodotto, raccolto e stoccato in provincia di Pisa mentre le fasi del molino si realizzano al Molino Borgioli di Prato e al pastificio Palandi di Pistoia. «Abbiamo chiuso la filiera del grano duro per noi è l'inizio di un percorso. Stiamo già lavorando per produrre anche il pane pisano. C'è qualcuno che ci sta già provando con la schiacciatina pisana. Manca solo l'accordo con i panificatori. Noi siamo pronti anche per questa nuova esaltante sfida» ha concluso Stefanucci.

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