[23/06/2011] News toscana

Prende corpo l’ipotesi dell’Area vasta della Toscana Occidentale

Dopo il lavoro messo a punto dalle province di Arezzo, Grosseto e Siena che ha dato origine all'Area Vasta Toscana Sud, sta prendendo le "mosse" un analogo progetto per l'Area Vasta della Toscana Occidentale. i presidenti delle province di Pisa (Andrea Pieroni), di Livorno (Giorgio Kutufà ), di Lucca (Stefano Baccelli) di Massa Carrara (Osvaldo Angeli), hanno condiviso la necessità di avviare un percorso di lavoro attraverso cui sperimentare concretamente il progetto di una governance collegiale, applicata ad alcune tematiche che accomunano i territori delle quattro amministrazioni.

«Vogliano produrre un'iniziativa dalla quale possa arrivare un impulso reale al processo di semplificazione amministrativa a cui si sta lavorando nel Paese e in Toscana- hanno dichiarato i presidenti- Un processo in ordine al quale la strada da noi intrapresa esprime anche un'idea precisa rispetto al come agire, e in quale direzione. Ciò che sottende alla proposta cui stiamo dando corso è la convinzione che occorra rimettere al centro quanto previsto dalla Costituzione: ossia che il ruolo di animazione sui territori sia proprio di comuni e province, secondo i principi di sussidiarietà e adeguatezza. Ciò anche a fronte di un quadro in cui si intravedono orientamenti propensi invece a svuotare il ruolo delle province e a ricondurre svariate funzioni amministrative in capo alla Regione». Il riferimento  è disegno di legge regionale Nencini sul sistema delle autonomie locali, che non piace (almeno a queste province) perché le esautora di alcune funzioni (agricoltura, difesa del suolo, forestazione) spostandole in capo all'Unione dei comuni e per il mancato superamento di enti  ritenuti ormai anacronistici (consorzi di bonifica).

«Il modo migliore per superare una visione centralistica del rapporto di Firenze con le realtà territoriali - hanno concluso Pieroni Kutufà, Baccelli e Angeli - è quello di riprendere il lavoro insieme su temi capaci di integrare ancor di più le nostre comunità, dimostrando ulteriormente l'importante ruolo di coordinamento e di programmazione delle province».  Per ora verrà costituto un gruppo di lavoro incaricato di definire il nucleo delle funzioni sulle quali sarà valutata la futura governance collegiale. Tra i temi già accennati per un lavoro comune, quelli legati alla costa (economia del mare, nautica, politiche portuali) e alla collaborazione con le tre prestigiose istituzioni universitarie pubbliche (Università, Scuola Sant'Anna e Scuola Normale di Pisa), per rafforzare il legame tra accademia e territorio, ai fini del trasferimento d'innovazione ai sistemi economici locali.

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