[23/06/2011] News

Il Manas wildlife sanctuary dell'Himalaya non č pių in pericolo. E' tornato il rinoceronte indiano

Il Manas wildife sanctuary, un'area protetta indiana nell'Himalaya orientale, seguendo il consiglio dell'Iucn, è stata tolta dalla Lista del Patrimonio mondiale in pericolo dell'Unesco. Una missione di monitoraggio Unesco/Iycn che ha visitato il santuario all'inizio dell'anno ha preso atto dei progressi compiuti per aumentare la popolazione di alcune specie in pericolo, tra le quali tigri, elefanti e rinoceronti indiani.

Nel rapporto della missione si legge che «Altre minacce quali il disboscamento illegale e il bracconaggio della fauna selvatica nel Pambari Range sono diminuite in modo significativo e le infrastrutture del parco sono migliorate».

Tim Badman, direttore del World Heritage Programme dell'Iucn spiega che «Il grande impegno da parte delle autorità indiane per sostenere la ripresa delle popolazioni di fauna selvatica e migliorare la gestione complessiva parco ha portato un cambiamento positivo per uno dei tesori naturali dell'India. Il Santuario è sulla buona strada, ma il lavoro e i finanziamenti per assicurare il suo futuro devono essere sostenuti».

La reintroduzione del rinoceronte indiano (Rhinocerus unicornis) è in corso e il suo finanziamento è sicuro fino a tutto il 2011, ma la missione di controllo Unesco/Iucn ha scoperto che la popolazione di barasingha, (Rucervus duvaucelii - cervo di palude), non potrà riprendersi a meno che non sia avviato e finanziato un loro programma di recupero. Inoltre, il piano di gestione del turismo sviluppato con le comunità locali per debellare il bracconaggio e l'invasione antropica del santuario, deve fare ora i conti con le grandi aspettative che hanno le popolazioni locali per i guadagni derivanti dall'ecoturismo come fonte di sostentamento alternativa.

E' del 1992 che il il Manas wildife sanctuary era finito nella lista del patrimonio Unesco in pericolo e da tempo che il governo indiano chiedeva che venisse tolto e gli venisse reatituita la sua reputazione di una delle aree più ricche di biodiversità dell'India e dell'intera Asia, ma l'Iucn era stato sempre molto scettico, dato il rapido declino della fauna selvatica e l'eradicazione del rinoceronte dall'area protetta in un solo decennio.

Ora Peter Shadie, vice capo delegazione Iucn, dice che «Mentre l'attenzione dei media e dell' opinione pubblica è posta di solito sui nuovi siti da aggiungere alla lista del patrimonio mondiale, la protezione dei siti già nella lista gioca un ruolo altrettanto importante per garantire il futuro del nostro patrimonio mondiale. La Lista del Patrimonio mondiale in pericolo è un modo pratico di fornire un sostegno ai siti che ne hanno più bisogno».

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