[21/06/2011] News

Fiducia, Berlusconi riprova a barattare lo Stelvio con i 5 voti del Svp

A dicembre incassò l'astensione, ma il decreto che assegnava la gestione alle province autonome di Trento e Bolzano non è stato ancora promulgato dal presidente Napolitano

Esattamente come avvenuto in occasione dell'ultima fiducia del dicembre scors,. il Parco nazionale dello Stelvio entra nelle trattative politiche precedenti alla verifica per la tenuta della maggioranza di Governo. Il Wwf Italia teme che quanto promesso precedentemente al Svp in cambio dell'astensione, venga oggi riproposto invece di tenere in giusta considerazione la vocazione transnazionale auspicata dal mondo scientifico, dagli ambientalisti e da chiunque abbia a cuore la gestione efficace, efficiente ed economicamente sostenibile dei valori naturalistici di quell'area.

Per questo l'associazione del panda ha lanciato un appello al Governo e alle autonomie locali affinché lo Stelvio torni ad essere un Parco nazionale, punto di riferimento in Europa per la conservazione di importanti valori naturali. Il Wwf spiega come il ritorno dell'orso sul territorio del Parco dello Stelvio sia l'ennesima prova di come il frazionamento amministrativo di quel territorio sia una vera assurdità soprattutto dal punto di vista naturalistico.

Tra l'altro grazie al progetto Life Arctos, finanziato dall'Unione Europea, che vede diversi partner sulle Alpi come sull'Appennino (Regioni Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo e Lazio, la Provincia Autonoma di Trento, il CFS, l'Università di Roma e il Parco Adamello Brenta oltre al Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise che è il capofila), collaborare alla tutela dell'orso, il Wwf si è impegnato in attività di sensibilizzazione, prevenzione, gestione della zootecnia per mitigare i potenziali danni causati dalla presenza di questo animale.

«La salvaguardia dei grandi carnivori come l'orso, il lupo, la lince non solo richiede grandi estensioni territoriali, ma anche uniformità delle misure di tutela che solo un unico ente gestore può garantire- hanno dichiarato dal Wwf- da sempre si è parlato dello Stelvio come parco transnazionale, il più grande ed importante delle Alpi Centrali, proprio per tentare di avere un territorio esteso oltre i confini italiani, confini che l'orso non conosce e non rispetta. Oggi invece, i confini sono provinciali!».

L'associazione ambientalista poi spiega come il modello di gestione proposto per il parco "frazionato" (secondo il dlgs approvato dal governo), si discosta in vari punti dalla legge quadro sulle aree protette, la l. 394/91, vista ad esempio l'esclusione delle associazioni ambientaliste nei consigli direttivi degli Enti gestori «che rappresenta una violazione delle prerogative dello Stato di dettare i criteri uniformi di tutela della natura. Questo principio prevale anche rispetto alle ragioni delle autonomie pertanto il Wwf ritiene che il decreto legislativo sia non solo fallimentare per la tutela della natura, ma anche incostituzionale».

Lo smembramento del parco, ricordano dall'associazione ambientalista- venne infatti inserito in un pacchetto di concessioni al Südtiroler Volkspartei in cambio dell'astensione sulla fiducia al Governo il 14 dicembre 2010, ma il decreto che ha definito il provvedimento non è mai stato promulgato dal Presidente della Repubblica che sembra aver espresso dei dubbi circa il rispetto delle autonomie, soprattutto in riferimento alla Regione Lombardia.

In vista delle nuove "trattative" precedenti il voto di verifica il Wwf Italia «chiede che i politici abbiano maggior rispetto per quel territorio ed escano dalle logiche di spartizione di incarichi o poltrone ma collaborino per la migliore realizzazione delle finalità per cui il parco è stato istituito».

 

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