[17/06/2011] News

Sterco radioattivo per la Prestigiacomo

Rete nazionale antinucleare spedisce al ministro sterco di pecora radioattivo prelevato al Poligono di Quirra

Oggi la Rete nazionale antinucleare (Rna) ha comunicato di aver mandato al ministro dell'ambiente Stefania Prestigiacomo «Un pacco, partito dalla Sardegna, contenente vari documenti fra cui una provetta con dello sterco prelevato al Poligono di Quirra» e ha avvertito che questo «Rappresenta solo una prima iniziativa dell'era "Post-referendum", poiché restano e resteranno insoluti numerosi problemi».

Tra la documentazione allegata ci sonno anche il decreto di sequestro preventivo del Tribunale di Lanusei e il Decreto di sequestro probatorio della Procura della Repubblica di Lanusei, una serie di fotografie dell''azione diretta di Rna al poligono, con immagini dei campionamenti, le ricerche col contatore geiger e le riprese degli animali portati a pascolare nel poligono.

Il tutto illustrato da una lettera-appello alla Prestigiacomo «Affinché faccia la sua parte, una volta per tutte, magari congiuntamente al Ministero della Sanità, nel promuovere un'indagine epidemiologica seria, definitiva e soprattutto trasparente».

Nella lettera di accompagnamento dei campioni di cacca radioattiva Rna scrive: «Visti i "dubbi" espressi dall'assessore provinciale alla sanità, Trincas, "Capo Frasca come Quirra" (La Nuova Sardegna 16 Aprile 2011); Viste le testimonianze come l'esperienza dell'ex aviere Angelo Piras [ "Tumori anche a Capo Frasca" - Unione Sarda il 30 Gennaio 2011 ] ; Rilevato il clima di Omertà criminale che circonda i poligoni militari con relative aree di sperimentazione e test di armamenti che hanno intrinseco scopo di morte e conseguenze disastrose a danno dei piu' per il vantaggio mercificato di pochi; Visti i tempi lunghissimi e gli ostacoli che caratterizzeranno l'avvio di un'accurata indagine epidemiologica da parte delle Autorità territoriali competenti; Considerato quanto emerso dai provvedimenti della Procura di Lanusei; Intendiamo richiamare l'attenzione, l'interesse e la sensibilità del Ministro su quanto avviene nelle aree dei poligoni di Quirra e Capofrasca. Anche con questa Documentazione simbolicamente allegata. Auspicando immediato intervento a sostegno e supporto di un progetto di indagine epidemiologica ormai non più prorogabile.

Le annunciamo fin da ora che comunque, ed in ogni caso, Rna avvierà un sondaggio, non di opinione, famiglia per famiglia, teso a rilevare e sondare i casi di cancro, leucemie, vitiligine, disfunzioni tiroidee ed altre segnalazioni che saranno raccolte nell'Area di Oristano ed in particolare nei comuni Arbus, S. Antonio di Santadi, Terralba, Aborea, Tanca Marchesa, Marceddì, Marrubbiu, area del Guspinese. Il sondaggio sarà somministrato in forma anonima, casa per casa, ma non sarà un sondaggio di "opinione" ed avrà l'obiettivo di costituire un primo passo verso il censimento di casi sospetti collegabili all'impatto ambientale delle attività del poligono militare. Sarà l'avvio di una campagna di pressione per un'indagine epidemiologica ufficiale e per l'abbattimento del muro di gomma che caratterizza l'assenza di informazione sul Poligono di Capo Frasca come già per Quirra».

Secondo gli antinuclearisti non c'è da scherzare: «Si tratta delle sperimentazioni fondate sull'uranio impoverito, e comunque non solo uranio, ma anche di altre componenti chimiche cancerogene utilizzate, da sempre, da "chi fa impresa" nelle sperimentazioni militari esplosive e di morte che avvengono nei poligoni che, stando alla documentazione storica, ufficializzata ormai anche dai tribunali, con ricadute ormai accertabili sulle popolazioni che hanno la disgrazia di vivere nei pressi di certe attività criminalmente "produttive". Si ricorda che altre componenti dello stesso campionamento inviato al Ministero sono state preventivamente ed opportunisticamente già spedite all'estero per analisi in laboratori indipendenti. dalle scorie e dai trasporti di ritrattamento verso la Francia derivanti dal disastro degli anni settanta del Garigliano (oggi rifiuti stoccati nel colabrodo di Saluggia), alle Navi dei Veleni, al disastro stragista di Quirra e Capofrasca per non parlare del traffico di rifiuti radioattivi che interessa discariche abusive in molte regioni d'Italia. Senso e contenuti di questa iniziativa saranno altresì presentati da RNA in Francia, in queste ore, in occasione dell'evento internazionale di Toulouse».

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