[16/06/2011] News

Nuove norme tecniche per misurare l'inquinamento dei veicoli

La Commissione europea elabora il nuovo procedimento per la prova relativa alla massa e al numero di particelle inquinanti emesse dai veicoli leggeri. Lo fa attraverso un nuovo regolamento pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea di oggi che va a modificare i requisiti tecnici comuni per l'omologazione di veicoli a motore e parti di ricambio riguardo alle loro emissioni.

Modificate anche alcune norme sulla conformità in servizio, sulla durata dei dispositivi di controllo dell'inquinamento, sui sistemi diagnostici di bordo (Obd), sulla misurazione del consumo di carburante e sull'accessibilità delle informazioni per la riparazione e la manutenzione del veicolo.

Il nuovo regolamento quindi, prende in considerazione nella misurazione delle emissioni inquinanti e di biossido di carbonio, l'effetto dell'utilizzo di luci diurne costantemente accese durante il funzionamento del veicolo (disposizione introdotta dalla direttiva del 76 per ragioni di sicurezza).

Prevede il monitoraggio del rischio di manomissione e di avaria totale dei filtri antiparticolato per i motori diesel (indipendentemente dal superamento del valore limite Obd applicabile).

Individua particolari prescrizioni relative all'efficienza per i sistemi di monitoraggio del sistema di controllo di sovralimentazione o quelli che richiedono un avviamento a freddo richiede. Così come definisce le condizioni in cui si attiva il sistema persuasivo del conducente nel caso in cui la manipolazione del sistema di riduzione catalitica selettiva (Src) venga individuata mediante il monitoraggio diretto delle emissioni di ossido di azoto definisce meglio.

Poiché attualmente non esiste un procedimento strutturato comune per lo scambio di dati relativi ai componenti del veicolo tra i costruttori e gli operatori indipendenti, la Commissione elaborerà i principi relativi a tale scambio di dati. Il Comitato europeo di normazione (Cen) deve sviluppare formalmente un futuro procedimento strutturato comune sul formato standardizzato dei dati scambiati, senza che sia predeterminato nel mandato conferito al Cen quanto dettagliata sarà la norma.

In particolare, il lavoro del Cen dovrà riflettere allo stesso modo gli interessi e le necessità del costruttore e quelli degli operatori indipendenti e dovrà anche esaminare soluzioni quali formati di dati aperti descritti da metadati ben definiti per consentire l'adattamento delle infrastrutture informatiche esistenti.

Inoltre la Commissione sottolinea la necessità di miglioramenti tecnici risultanti dall'innovazione per la protezione del computer per il controllo delle emissioni da eventuali manomissioni.

La registrazione e la segnalazione dei dati sono elementi essenziali di un sistema di monitoraggio Obd obbligatorio e non devono essere tralasciati a causa di presunte anomalie, in particolare non in maniera sistematica nel caso in cui il costruttore scelga determinate norme per la comunicazione tra strumenti di bordo e strumenti esterni.

Il trasporto su strada è la seconda fonte di emissioni di gas serra nell'Unione ed è un settore in cui le emissioni continuano a crescere, comprese quelle prodotte dai veicoli commerciali leggeri. Se le emissioni del trasporto su strada dovessero continuare ad aumentare, metterebbero in serio pericolo gli sforzi compiuti in altri settori ai fini della lotta ai cambiamenti climatici. Non a caso i sistemi Obd sono necessari per controllare le emissioni durante l'uso di un veicolo.

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