[06/06/2011] News

Stop al nucleare: conferme dal governo tedesco

Mentre quello italiano spera ancora che non si vada al voto referendario

Ancora conferme dalla Germania in merito alla decisione di uscire definitivamente dall'atomo. Il governo tedesco ha approvato il pacchetto di misure per uscire dall'energia nucleare e aprire ulteriormente alle fonti rinnovabili con un ritmo ancora più rapido dello switch-off, rispetto a quanto annunciato la scorsa settimana dal cancelliere, Angela Merkel. Secondo il progetto di legge, le nove centrali nucleari attualmente attive in Germania verranno chiuse gradualmente nei prossimi 11 anni.

Le prime tre verranno chiuse nel 2015, nel 2017 e nel 2019. «Tutti gli impianti verranno chiusi entro il 2022», ha confermato il ministro dell'Economia, Philipp Roesler, mentre il ministro dell'Ambiente, Norbert Roettgen, ha aggiunto che il piano approvato dal governo che prevede l'abbandono accelerato dell'energia nucleare e il rafforzamento delle fonti di energia rinnovabile segna l'avvio di un progetto "socialmente pionieristico".

Altre tre centrali verranno chiuse nel 2021 e tre nel 2022. ll pacchetto di misure in materia di politica energetica, che contiene anche una serie di iniziative a favore delle rinnovabili, ha carattere di urgenza e sarà esaminato giovedì dal Bundestag, il Parlamento federale, e poi probabilmente prima dell'estate, dal Bundesrat, la Camera Alta (o dei Lander).

Intanto il governo Italiano il cui partito di maggioranza prudentemente invita alla libertà di voto (a corrente alternata) spera ancora in un ripensamento della Consulta che si pronuncerà definitivamente domani sul nuovo quesito dopo il verdetto della Cassazione. Ma Alfonso Quaranta neo presidente della Corte Costituzionale ha gelato l'esecutivo: «Personalmente ritengo che la Corte non possa fermare il referendum. La questione sarà comunque esaminata domani mattina. La Corte valuterà tutti gli aspetti della questione e lo farà dopo aver sentito le parti che riterranno di illustrare le memorie depositate».

 E il Presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli commenta così: «In attesa della riunione di domani della Corte costituzionale le dichiarazioni del neoeletto presidente Quaranta, a cui vanno i nostri auguri di buon lavoro, confermano che il referendum sul nucleare si farà. Non avevamo dubbi, perchè tutte le precedenti sentenze della Consulta vanno nella stessa direzione della decisione della Cassazione».

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